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Visualizzazione dei post da 2006

Lungo otto sentieri di lettura (L'Unione Sarda, 30 dicembre 2006)

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Daniele Barbieri (giornalista, reporter in zone di guerra, attento a temi sociali) e Riccardo Mancini (fondatore della casa editrice Avverbi e presidente del Comitato italiano contro le affermazioni del paranormale del Cicap-Lazio) pubblicano, con la prefazione di Valerio Evangelisti “Di futuri ce n'è tanti. Istruzioni per uscire da un presente senza sogni”.  “Di futuri ce n’è tanti” presenta otto sentieri di lettura nella fantascienza, dalle città ai robot, dai computer alle nuove forme del potere, dalla religione al sesso, offrendo letture a volte inedite di un genere per troppo tempo segregato nelle celle della letteratura minore. La fantascienza (science fiction, o Sci-Fi) a torto ritenuta semplice incubatrice di fantasie, a volte premonitrici, in realtà, almeno nella sua fase più matura, dimostra di saper analizzare acutamente anche il tempo presente. Daniele Barbieri e Riccardo Mancini, dopo aver schedato oltre 300 racconti e romanzi del genere, osservano che la vera forza d

Ma quanto è difficile studiare e imparare nell'era dei computer (L'Unione Sarda, 28 dicembre 2006)

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Il concetto di razza? Per la scienza è una menzogna (L'Unione Sarda, 27 dicembre 2006)

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Fin dalla sua nascita, avvenuta nel 1700, l'antropologia ha fatto da ponte tra i due mondi in cui, arbitrariamente, dividiamo il sapere: la cultura scientifica e la cultura umanistica. Anche per questa ragione un concetto, quello di “razza umana”, è rimasto a lungo sospeso, in una sorta di limbo, tra realtà e immaginazione, fino al 1972: quando il genetista Richard Lewontin fu capace di dimostrare che la percentuale globale di variabilità del nostro genoma è vicina all'85%. In altre parole, se per una colossale catastrofe si salvasse solo una ristretta porzione della popolazione umana, in essa sopravviverebbe l'85% della variabilità genetica attuale. Dato che siamo nati in Africa, circa 200 mila anni fa, la maggiore variabilità genetica si riscontra in quel continente (“effetto fondatore"), poi abbiamo colonizzato Europa e Asia, portando con noi una variabilità genetica via via minore. Questo dato, poi confermato nel 2004 (da David Goldstein e Guido Barbujani) e nel 2

Cresce il Centro per l'Autismo dell'Ospedale Brotzu (Cagliari)

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[Newsweek Health, febbraio 2005: William Marquis, 11 anni, autistico, gioca con la sorellina Hannah, 6 anni, durante le attività di gruppo a Los Angeles] Individuato nel 1943 da Leo Kanner (1943-1981), l'autismo, oggi denominato "Disturbo Pervasivo dello Sviluppo" (PDD, ICD 10, Organizzazione Mondiale della Sanità) si manifesta entro il terzo anno di età con deficit a livello di comunicazione, interazione sociale, immaginazione. L'Ospedale Brotzu di Cagliari nel 2003 ha dato vita al Centro per l'Autismo. Il 20 dicembre risultati e prospettive del centro sono stati presentati nel corso di una Conferenza stampa. "Il Centro per l'Autismo - ha spiegato il Direttore Generale dell' Azienda Ospedaliera "G. Brotzu" , Mario Selis - fornisce diagnosi, cura e riabilitazione sia in modo intensivo, all'interno della struttura ospedaliera, sia in forma integrata, cioà a domicilio, grazie alla collaborazione che si è instaurata con i soggetti che col

Un racconto inedito. Il mio regalo per i lettori di Linguaggio Macchina.

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Linguaggio Macchina. Alberto era un ragazzo tranquillo. Aveva iniziato a giocare con il computer del papà a 8 anni, e a dieci sapeva usare tutti gli apparati elettronici della casa. I vicini gli chiedevano di aggiustare il frullatore, la radio, l’aspiravolvere. A dodici anni aveva iniziato a programmare. A quindici era già in grado di eseguire qualche lavoretto serio: un programmino di contabilità per lo studio di papà, un applicativo per catalogare le ricette della zia Paola, il sito internet del negozio di quadri sotto casa. Oggi Alberto ha vent’anni e studia all’università: esce per andare a lezione, rientra per pranzo, riesce solo se ha laboratorio, palestra o qualche pizzata con gli amici. Ma il resto del tempo non esiste tv, ragazza o videogiochi. Alberto accende i suoi pc con i quali a allestito una rete senza fili e resta ore in camera. Studiava quel poco che gli serviva per fissare bene i concetti, quando non aveva già letto e capito l’intero paragrafo per conto suo prima dell

AUGURI da linguaggiomacchina.it

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Alle lettrici e ai lettori di linguaggiomacchina.it auguro Buon Natale e Felice 2007. Andrea Mameli, Cagliari. [Disegno: Gianfranco Zavalloni] "Non insegnate ai bambini ma coltivate voi stessi il cuore e la mente, stategli sempre vicini, date fiducia all'amore il resto è niente." (Giorgio Gaber)

I giornali moriranno nel 2034

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Così titolava in prima pagina The Economist (27 agosto 2006). Newspapers Are Doomed! Buy Their Shares! gli fa eco Paul Talacko (Indipendent Financial Comparision, 29 August 2006): "Newspapers are disappearing. Readers are getting their news from the Internet and advertisers are following them. The last newspaper will be printed in 2034. That's what some people think anyway." [Nella figura a sinistra: Newspaper of the Future for skwish.com ] Per via dello sciopero di questi giorni, che dimostra la volontà (ostinata e anacronistica) degli editori di non accogliere le richieste dei giornalisti, mancano in edicola i miei quotidiani preferiti per molti giorni di seguito. E questo mi fa pensare ancora di più al valore dei Blog e delle testate informative presenti nel Web. Forse la profezia dell'Economist ha discrete probabilità di realizzarsi. Sicuramente il mondo dell'informazione cambierà ancora, e molto, sotto la spinta delle tecnologie. Un esempio: lo schermo ult

Any: il tasto fantasma.

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"King-Size Homer" , episodio della saga dei Simpsons, mostra il povero Homer alle prese con una tastiera di Pc... impegnato nella ricerca del tasto "any". L'origine della procedura "Press any key to continue" risale ai tempi dello ZX Spectrum (Sinclair, 1982): con questo sistema si intendeva mantener viva l'attenzione nell'utente nell'esecuzione di un programma. Oggi pare che il problema della confusione tra "tasto any" e "qualsiasi tasto" assuma proporzioni non proprio marginali: lo dimostra la presenza, nelle Frequently Asked Questions ufficiali di una compagnia australiana ( TPG ) e della Compaq (ove si spiega che: The term "any key" does not refer to a particular key on the keyboard. It simply means to strike any one of the keys on your keyboard or handheld screen.) Non poteva mancare un intero set di tasti speciali messo in vendita online: "Computer Key Caps (Set of 8) - $2.50 each" !

Una piccola sorgente per un piccolo pc.

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Ricordate il progetto One Laptop per Child? Ne parlammo due mesi fa: (Libia: il pc da 100 dollari per tutti i bambini) . C'era un problema: il piccolo computer potrebbe essere diffuso in zone dove l'energia elettrica è difficile (se non impossibile) da trovare. Ecco la soluzione: un piccolo generatore - ideato da Potenco - da azionare a mano! Vedremo nei prossimi mesi/anni quanto le due innovazioni riusciranno a diffondersi.

Da Batman a Flash, come insegnare attraverso il fumetto (L'Unione Sarda, 18 dicembre 2006)

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Sulle tracce di Darwin con Syusy e Roversi (14 dicembre 2006)

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Sulle tracce di Darwin con Syusy e Roversi “Evoluti per caso” è il progetto che per 10 giorni coinvolgerà 8 bambini nel viaggio intorno all’evoluzione di Andrea Mameli  (L'Unione Sarda, 14 dicembre 2006) È una spedizione scientifica assolutamente insolita quella presentata il 12 dicembre a Trieste. I protagonisti saranno 8 bambini che viaggeranno per dieci giorni ripercorrendo il celebre viaggio compiuto da Charles Darwin tra il 1831 e il 1836. Saranno, con il biologo Alfred Beran dell’Ogs (Istituto nazionale di Oceanografia e Geofisica sperimentale, con sede a Trieste), sulla barca di Syusy Blady e  Patrizio Roversi , i “Velisti per Caso” ribattezzati “Evoluti per Caso” . Questo viaggio costituisce l’occasione per raccontare l’evoluzione a quasi 200 anni dalla nascita di Darwin (9 febbraio 1809) attraverso le tappe dell’esplorazione quinquennale compiuta dal naturalista inglese a bordo del brigantino Beagle. Ma come si fa a diventare scienziati in erba? Gli organizzatori (Siss

Piccoli Darwin crescono.

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Trieste, 12 dicembre - Varato il progetto Mini-Darwin alle Galapagos. L'evoluzione raccontata dai bambini . I piccoli scienziati, di età compresa tra 7 e 14 anni, costituiscono il grosso dell'equipaggio che ripercorrerà alcune tappe del viaggio compiuto da Charles Darwin tra il 1831 e il 1836. Ecco la squadra: Amrit (7 anni, italiano, di origine nepalese con papà tedesco, vive a Trieste), Alberto (9 anni, italiano, bilingue: italiano e francese, vive a Ginevra), Mary (9 anni, francese, vive a Divonne-les-Bains, Francia), Fulvia (10 anni, italiana, vive a Napoli), Tommaso (11 anni, italiano, vive a Torino), Alberto (12 anni, italiano, vive a Napoli), Margherita (12 anni, italiana, vive a Torino), Philippe (14 anni, tedesco, trilingue: tedesco, spagnolo e francese, vive a Ginevra). Alla guida della spedizione il biologo Alfred Beran (OGS-Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale, Trieste) e le giornaliste scientifiche Paola Catapano (ideatrice dell'iniziativ

La Sardegna laboratorio contro il dramma ambientale (L'Unione Sarda, 10 dicembre 2006)

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Quale Sardegna nella stampa britannica?

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Come appare la Sardegna tra le righe dei quotidiani e dei periodici britannici? Che idea hanno della nostra isola i discendenti di David Herbert Lawrence? Il tema, a mio avviso molto intrigante, sarà affrontato venerdì 15 Dicembre in un incontro organizzato dall' associazione culturale Italia-Inghilterra (Sala Convegni Camera di Commercio, Largo Carlo Felice 72, Cagliari, con inizio alle 17,30 ). L'occasione è data dalla pubblicazione del quinto Quaderno dell'associazione: uno studio sulla presenza della Sardegna nella stampa britannica, nel periodo compreso fra il primo Novembre 2005 e il 30 ottobre 2006. La ricerca è stata condotta da Olga Denti, ricercatrice di lingua inglese alla Facoltà di Economia dell'Università di Cagliari (con la collaborazione di Roberta Serra, Franco Staffa e Andrea Mameli). Il volume affronta anche il tema della figura dell'arbitro di calcio nella storia italiana, a cura di John Foot, autore di History of Italian Football, docente di

La scienza si fa arte. Così le scoperte diventano spettacolo (L'Unione Sarda, 4 dicembre 2006)

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Tecnologie informatiche e accesso alla conoscenza.

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L'accessibilità come indicatore di civiltà era il tema dell'edizione 2006 del salone bolognese Handimatica . Anche considerando solo gli impedimenti all'apprendimento personalizzato, gli ostacoli all'accessibilità dal punto di vista informatico e le limitazioni di inadeguate impostazioni didattiche, sono condizioni che schiacciano l'individuo. A volte la riconquista della libertà può avvenire anche con l'aiuto delle nuove tecnologie. I seminari, i convegni e le esposizioni del salone Handimatica (evento che ha l'unico difetto di svolgersi ogni due anni e non annualmente) presentano innumerevoli proposte che permettono una più o meno drastica riduzione dei problemi dovuti alle più svariate forme di handicap per mezzo dell'informatica. Ho tra le mani due eccellenti volumetti, presi a Bologna sabato primo dicembre: Autismo e computer , pubblicato con il contributo del Rotary Club Bologna, a cura della Fondazione Asphi Onlus, e Ritardo Mentale, come util

Imparare la Scienza giocando con i Robot.

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Ieri, di rientro dal Convegno sulla Comunicazione della Scienza di Forlì ho fatto un salto a Bologna al salone Handimatica (di cui parlerò in un prossimo post) e ho potuto prendere in mano il piccolo androide nello stand dell'importatore italiano ( Media Direct ). Per approfondire, dalle origini (Papert) a oggi (Italia, 2006): Robotica Educativa di Maurizio Garbati (Le Scienze, 2006). Dal 1998 i mattoncini Lego, compagni di giochi di molte generazioni di bambini, hanno il cervello. Le tradizionali costruzioni nate nella bottega di Ole Kirk Christiansen, un falegname di Billund (Danimarca), nel 1934, con l'introduzione di microcessori, sensori e sistemi di connessione con o senza fili, hanno acquistato un immenso potenziale educativo. Con " LEGO® MINDSTORMS® NXT for Education " e " ROBOLAB " ogni anno studenti di varie parti del mondo dagli 8 anni in su familiarizzano con scienze, tecnologia, ingegneria e matematica. Esistono kit di costruzione a

Immune Attack: giocare con le cellule.

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Si chiama Immune Attack . Ma non è il "solito" videogioco. Lo ha creato la Federation of American Scientists con l'obiettivo di proporlo alle scuole come strumento didattico. Presentato il 29 Settembre 2006 al convegno "Games for Health Conference" (School of Medicine, Baltimora) nella sezione "The Body is a Game", Immune Attack mostra diversi livelli d'infezione associati ai livelli di gioco. Il giocatore può percorrere i vasi sanguigni, insieme ai globuli rossi, e osservare come il sistema immunitario combatte contro agenti patogeni. Il videogame non è attualmente disponibile online. Per poterlo ricevere è necessario iscriversi alla newsletter: immuneattack@fas.org.

Febbri malariche a intermittenza: l’enigma risolto (L'Unione Sarda, 25 novembre 2006)

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"Quartana no est toccu de campana”: il proverbio sardo, facendosi interprete della consapevolezza popolare della gravità delle varie forme di malaria, rimanda al mistero dell'intermittenza delle febbri e ci ricorda l’importante ruolo che questa malattia ha giocato per la Sardegna e i sardi. Di questo mistero, e di come, grazie all'opera di Camillo Golgi, non è più tale, parlerà oggi a Cagliari Eugenia Tognotti (docente di Storia della Medicina e Scienze umane alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Sassari), nel corso del convegno dedicato al centenario del Premio Nobel a Camillo Golgi . Bartolomeo Camillo Emilio Golgi, più noto per aver ideato la tecnica detta della “Reazione Nera”, utile all'osservazione delle cellule nervose, negli anni tra il 1885 e il 1892 si dedicò a importanti studi sulla malaria. Con le sue ricerche giunse a distinguere a livello microscopico tre diverse specie di parassiti cui corrispondevano differenti tipologie di malatt

Equilibri fragili e conoscenza per pochi...

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S'apixedda (vezzeggiativo di ape) percorre una strada vicino a Cagliari con il suo carico di cascittas & cascitteddas (cassette per la frutta di dimensioni varie) lenta e inesorabile. Ringraziamo molto Alessandra Basciu (fedelissima lettrice del Blog Linguaggio Macchina) per la testimonianza visiva. Le foto offrono lo spunto per anticipare uno dei contenuti che esporrò questo pomeriggio alla presentazione del progetto Fragili Equilibri . Senza un veicolo adeguato (per dimensioni e potenza) la società della conoscenza resterà una chimera. O, peggio, una cosa vera, ma solo per pochi. Uno dei compiti dei Musei (e lo science center ancor di pià) era proprio democratizzare l'accesso al sapere... Intanto l'apixedda carica procede molto, troppo lenta. E rischia di farsi tamponare. Poi, alla prima curva, qualora malauguratamente la verticale tracciata fino al suolo a partire dal baricentro dell'apixedda cadesse oltre l'area triangolare tracciata fra le tre ruote del mot

Equilibrismi scientifici

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Cagliari venerdì 24 novembre 2006 (Centro culturale EXMA, Via S. Lucifero 71, 17.00), tavola rotonda: Arti, giochi e saperi in equilibrio. Seminario di presentazione del progetto Fragili Equilibri . Intervengono: Tonino Casula (artista), Lavinia Del Longo (responsabile Progetto Museo di Scienza, Museo Tridentino di Scienze Naturali, Trento), Andrea Mameli (ricercatore e giornalista scientifico), Rosella Onnis (Presidente provinciale Unicef), Carla Romagnino (ScienzaSocietàScienza), Giorgio Pellegrini (Assessore alla Cultura Comune di Cagliari), Antonello Arru (Presidente Fondazione Banco di Sardegna). Coordina: Pinella Depau (associazione Le strade di Macondo). La scienza si fa arte. Così le scoperte diventano spettacolo Andrea Mameli (L'Unione Sarda, 4 dicembre 2006, pagina della Cultura).

Accessibilità: misura di civiltà

HANDImatica 2006 ha per tema centrale l'accessibilità considerata cartina al tornasole del livello di civiltà di un Paese. A Bologna (Palazzo dei Congressi Piazza Costituzione) dal 30 novembre al 02 dicembre 2006 si parlerà anche di apprendimento : nella scuola, nel lavoro, per una vita indipendente, per tutti; di tecnologia : ICT come strumento di partecipazione; di comunicazione : comunicare con i disabili, comunicare la disabilità.

Con "Musicolor" ora la scienza è più vicina all'arte (L'Unione Sarda, 18 novembre 2006)

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Vasilij Kandinskij sognava che i suoi dipinti si potessero ascoltare. Non sbagliava: poche settimane fa una ricerca sviluppata allo University College di Londra ha confermato la previsione del pittore russo, aggiungendo che si potranno anche creare musiche da guardare. Un assaggio di questo interscambio sensoriale è stato fornito ieri a Pula ( parco scientifico e tecnologico Polaris ) durante l'incontro organizzato dal CRS4 sul tema "Futurismo e cromo-architetture spazio-temporali della musica" cui hanno partecipato due docenti del Politecnico di Milano, Giuseppe Caglioti (Ordinario di Fisica dei solidi) e Tatiana V. Tchouvileva (Regista e Docente di Estetica), ideatori, insieme a Goran Ramme (docente di Chimica all’Università di Uppsala, Svezia) del progetto Musicolor . Professor Caglioti, il Musicolor è un modo per avvicinare arte e scienza? «A noi piace pensare a Musicolor come a una nuova forma naturale di arte tecnologica. Assistiamo senza poter reagire allo

Weblog e Podcast a Scuola.

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Nuove diavolerie da evitare o sistemi intelligenti con cui confrontarsi e da imparare rapidamente a usare? Noi pensiamo che il binomio “Weblog & Podcast” (che fu anche il titolo di un felice incontro, tenutosi a Genova il 28 Aprile 2006) possa riservare gradite sorprese anche nel mondo della scuola. Da alcuni mesi, con passione, studenti e insegnanti, genitori ed esperti, hanno dato vita a numerose esperienze di successo. E la settimana prossima, durante il Salone delle tecnologie didattiche ABC-TED , saranno premiati i Blog selezionati per il Primo Concorso Weblog & Podcast organizzato dal Ministero dell'Istruzione. Questi i criteri di valutazione: originalità nell’utilizzo della tecnologia in ambito didattico o dell’aggiornamento professionale, riproducibilità della metodologia didattica utilizzata con il blog/podcast, integrazione nella didattica quotidiana o nell’aggiornamento professionale, coerenza con un progetto didattico chiaro e definito, uso esperto della tecnol

Il Musicolor. Tra Scienza e Arte.

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Questa mattina si è svolta al parco scientifico e tecnologico della Sardegna ( Polaris ) la presentazione del sistema Musicolor . L'innovativo apparato analogico, in grado di convertire i suoni in forme e colori, è stato illustrato da due dei suoi inventori: Giuseppe Caglioti (Ordinario di Fisica dei solidi e Docente di Estetica al Politecnico di Milano , autore di oltre 130 pubblicazioni scientifiche, due brevetti e circa 50 pubblicazioni sulle relazioni fra arte e scienza, Medaglia d'oro per le Scienze dell'Accademia dei Lincei nel 2005) e Tatiana V. Tchouvileva (Regista e Docente di Estetica alla Facoltà di Design del Politecnico di Milano, conduce ricerche sulle applicazioni delle tecnologie cinematografiche nella didattica). Nel corso dell'incontro sono state mostrate alcune registrazioni di immagini ottenute da un prototipo del Musicolor (in funzione presso il Dipartimento di Ingegneria Nucleare del Politecnico di Milano ) sollecitato per mezzo di temi musicali

Buon Compleanno Galileo!

Galileo , Giornale di Scienza e Problemi globali, nasce nel 1996 per iniziativa di un gruppo di scienziati e giornalisti scientifici, cui va il merito di aver avuto una semplice intuizione: usare il web come vettore della comunicazione della scienza. Oggi, va detto a ulteriore conferma della validità del progetto, sembra banale, ma per chi (come me) ha vissuto quegli anni, era evidente la difficoltà di molti ad accettare simili proposte. Galileo ha avuto il merito di crederci con forza e i prestigiosi riconoscimenti che può vantare dimostrano che si è trattato di un'idea di successo. Di fatto è stata la prima rivista italiana su Internet (ed è tuttora una delle poche) a raccontare la ricerca scientifica e tecnologica con attenzione verso le problematiche politico-sociali del pianeta Terra: dalla tutela dell'ambiente ai diritti umani, alla pace. Il 4 dicembre Galileo compie 10 anni e verrà festeggiato a Roma (alle 18, libreria Bibli, via dei Fienarioli 28): Buon Compleanno!!

Camillo Golgi, un Nobel da ricordare.

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A Camillo Golgi (1843-1926 ) il premio Nobel per la medicina fu assegnato nel 1906. Ma le ricadute delle sue scoperte sono immense ancora oggi: fondò la moderna anatomia del Sistema Nervoso, scoprì l'agente patogeno della malaria, contribuì alle prime scoperte nel campo della struttura cellulare. L'Apparato reticolare interno (ribattezzato Apparato di Golgi) è il crocevia del traffico intracellulare di proteine e organelli. In altre parole una cellula può svolgere il suo compito solo se è capace di far giungere a destinazione le proteine da essa prodotte. Ogni anno vengono dedicati all'Apparato di Golgi qualcosa come mille articoli scientifici sulle riviste qualificate. Tra il 1885 e il 1892 Golgi si dedicò a importanti studi sulla malaria, giungendo a creare un modello (ciclo di Golgi) del ciclo di sviluppo del parassita della malattia, il plasmodio e individuò anche la relazione temporale tra l’accesso febbrile e la segmentazione del parassita (legge di Golgi). Ricordare

Medicina narrativa. Il potere della parola.

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Ascoltare un paziente, lasciare raccontare sensazioni e stati d'animo, permettere un libero sfogo, non rappresentano solo gesti di dignità. La Medicina Narrativa è una pratica che restituisce adeguata attenzione alle storie di malattia anche come un modo per meglio comprendere le persone, magari per giungere a nuove strategie di intervento. La narrazione dell'esperienza personale, secondo l'Istituto Superiore di Sanità, dovrebbe meritare maggiore spazio nelle relazioni di cura, in quanto la sofferenza richiede di essere inserita in racconti reali per acquisire un senso preciso e trasformarsi in risorsa. Tuttavia raccogliere e portare alla luce un'esperienza non è facile dato che richiede tempi appropriati e riflessioni adeguate. Il Progetto Medicina Narrativa dell'Istituto Superiore di Sanità nasce con l'intento di fornire strumenti di lettura delle forme scelte dal paziente: poesie, versi, pitture, disegni. Non tutti siono naturalmente portati a descrivere i

35 candeline per la Chiocciolin@

Erano gli ultimi mesi del 1971, data imprecisata, quando Ray Tomlinson inviò la prima E-mail. E da allora la Chiocciolina (@) ha conosciuto una fama crescente, ora planetaria. Tomlinson, che all'epoca aveva 30 anni, lavorava a Boston in una società di informatica, la Bolt Beranek and Newman (BBN), coinvolta nello sviluppo della rete primordiale: ArpaNet. Il software per il trattamento dei messaggi, che derivava da un programma di posta elettronica interno (SENDMSG) e uno sperimentale per il trasferimento dei file (CPYNET), venne migliorato l'anno seguente. Approfondimenti: - History of Email & Ray Tomlinson - La "chiocciolina" e noi. Trentacinque anni dopo la creazione dell'e-mail, l'origine del simbolo @ rimane avvolta nel mistero. (Bruno Giussani, 14 maggio 2006) - E-mail (Wikipedia)

La Bestrofina e il naso artificiale.

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La notizia della scoperta è di questi giorni, ma l'articolo era online sul sito pnas.org (Proceedings of the National Academy of Sciences) dal 15 agosto con il titolo: Bestrophin-2 is a candidate calcium-activated chloride channel involved in olfactory transduction e le firme degli otto ricercatori della SISSA , la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste : Simone Pifferi, Giovanni Pascarella, Anna Boccaccio, Andrea Mazzatenta, Stefano Gustincich, Anna Menini, Silvia Zucchelli. Il progetto della Sissa, sviluppato in collaborazione con l’ Istituto Italiano di Tecnologia , ha portato alla scoperta che la Bestrofina è la proteina responsabile dell’amplificazione del segnale elettrico contenente l'informazione raccolta dai recettori dell'odore e destinata al cervello. La Bestrofina era nota come causa di una patologia neurodegenerativa della retina (la malattia di Best) e forse per questo non era mai stata considerata coinvolta nel complesso sistema olfatti

Comunicazione della Scienza: il Convegno di Forlì

Dal 2002 la città di Forlì ospita il più importante convegno italiano dedicato alla comunicazione della scienza. L'evento, organizzato dal gruppo ICS (Innovations in the Communication of Science, SISSA, Trieste) e dall'Associazione Nuova Civiltà delle Macchine di Forlì, è in programma dal 30 novembre al 2 dicembre 2006. Io presenterò un articolo, scritto con Fabrizio Murgia (collega del CRS4) e splendidamente illustrato da Claudia Cabras (Biblioteca Scientifica di Polaris), intitolato: "Comunicare la scienza con il fumetto e con il disegno animato". Programma della manifestazione: http://ics.sissa.it/conferences/cs2006.pdf

Fumetti e Scienza

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L'idea di avvicinare il pubblico alla scienza per mezzo del linguaggio espressivo del fumetto non è nuova. Ma non sempre è stata perseguita con efficiacia. Lo spiegano molto bene Lois Gresh e Robert Weinberg in "Superman contro Newton. I supereroi dei fumetti e la loro scienza (vera e falsa)" (Apogeo, Milano, 192 pagine, 13 euro). E allora perché non fare qualcosa di nuovo? Per esempio un fumetto ideato appositamente allo scopo di trasmettere, con leggerezza (e quindi senza pretese di completezza) contenuti scientifici. Magari per spiegare il funzionamento di fatti di tutti i giorni. Dalla musica alla gastronomia, dai colori al movimento dei corpi. Così ho pensato di radunare alcuni tra i più bravi artisti sardi (almeno di quelli che conosco personalmente :-) ed è nato il progetto "Scienz-a-Fumetti". I disegnatori che hanno accolto il mio invito sono: Giorgia Atzeni, Alessandra Basciu, Claudia Cabras, Fabrizio Pani, Fabrizio Piredda. In questa pagina due parti

Cindi in Space: la missione NASA spiegata ai bambini. Con il fumetto.

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L'idea di creare dei fumetti per spiegare le missioni spaziali venne un anno fa ai fisici Marc Hairston e Mary Urquhart (Center for Space Sciences, University of Texas, Dallas). Il fumetto "Cindi in Space", indirizzato a bambini da 6 a 9 anni, nacque proprio per far capire gli scopi e il funzionamento della missione NASA dedicata allo studio della ionosfera nota con il nome di Coupled Ion-Neutral Dynamics Investigation : Cindi. Per la sua realizzazione i ricercatori dell'università del Texas si sono rivolti alla scuola di arte e design di Minneapolis: così nacque la collaborazione con il disegnatore Erik Lervold (allora studente). I caratteri e il tratto manga contraddistinguono le avventure di questa simpatica eroina-androide, in squadra con due cani-robot, che si possono scaricare dal sito dell'università del Texas . Approfondimenti: - Il sito di Marc Hariston (Research Scientist, William B. Hanson Center for Space Sciences, The University of Texas at Dallas)

Marta, astronoma per caso e la sua scoperta da Nobel (Avvenire, 28 ottobre 2006)

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È diventata astronoma per caso («Ho seguito il consiglio della mia migliore amica del liceo») ma nel 2003, quando era impegnata nella tesi di dottorato, ha compiuto una scoperta eccezionale. Marta Burgay, valdostana, 29 anni, racconta così la sua impresa: «Il mio lavoro di dottorato consisteva nello scandagliare una sezione del cielo australiano con il radiotelescopio di Parkes, alla ricerca di nuove pulsar. L'analisi dell'enorme mole di dati, frutto di 85mila puntamenti, era interamente nelle mie mani». Il primo articolo scientifico sulla doppia pulsar; firmato da Marta Burgay insieme a Nichi D'Amico e Andrea Possenti (INAF e Università di Cagliari), è comparso su «Nature» nel 2003, risultando tra i più citati in altri lavori scientifici nell'anno seguente. E ha fruttato ai tre il premio «Cartesio 2005». L'importanza della scoperta va oltre l'astrofisica: la doppia pulsar consente di mettere alla prova, per la prima volta, la teoria della Relatività Generale,

Nasce in Sardegna il super-telescopio (Avvenire, 28 ottobre 2006)

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Per ascoltare la voce delle stelle serve un posto al riparo dal vento e dall’umidità. E lontano da ripetitori tv e antenne per cellulari. Così, per collocare il più grande radiotelescopio italiano, l’Istituto nazionale di Astrofisica (Inaf) ha impiegato 5 anni. Alla fine la scelta è caduta su Pranu Sanguni, in Sardegna: una località a 700 metri di quota che deve il suo nome (in italiano: «altopiano del sangue») alle distese di erbe che in primavera si tingono di rosso. Qui, a 35 chilometri da Cagliari, è in corso la meticolosa posa dei binari circolari che permetteranno alla gigantesca parabola (64 metri di diametro, formata da 1008 panelli mobili, controllati da computer) di inseguire i segnali radio su una banda compresa fra 300 Mega Hertz e 100 Giga Hertz. Il Sardinia Radio Telescope (Srt) sarà ultimato entro il 2008 e opererà singolarmente o in connessione con altri radiotelescopi per effettuare numerose misurazioni, dalla composizione chimica del mezzo interstellare alla geodinam

Le scuole alla mostra del libro

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La mostra del libro in Sardegna ha offerto alle classi delle scuole coinvolte occasioni per presentare il lavoro svolto con gli animatori, per provare nuove forme di espressione e nuove modalità di di comunicazione, facendo uso combinato di tecnologie innovative e tradizionali. I ragazzi, alcuni per la prima volta, si sono cimentati di fronte al pubblico di Macomer per quale raccontare le loro esperienze di lettura e di approfondimento e le curiosità nate nel corso delle attività. Nel mio caso una quarta dell'Istituto Tecnico industriale di Tortolì e una del Liceo scientifico di Iglesias hanno lavorato intorno al libro di Piergiorgio Pinna, La Sardegna prima della storia (Cuec, 2005). Il liceo scientifico di Iglesias ha presentato un lavoro di ricerca intorno alle preziose trilobiti del Cambriano scoperte nelle montagne del Sulcis. I ragazzi di Macomer (nella foto) espongono le tavole con i fumetti da loro disegnati (con alcune esilaranti caricature: il Pinnasauro, il Lilliuraptor

Mostra del libro in Sardegna

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La Mostra del libro in Sardegna si svolge quest'anno nei locali appena ristrutturati delle ex Caserme Mura. Incontri con gli autori, tavole rotonde, letture, spettacoli. Una formula rinnovata per una manifestazione, giunta alla sesta edizione, organizzata dalla Regione, dal Comune di Macomer, dall'Associazione editori sardi, dall'Associazione librai sardi indipendenti, con il contributo della Provincia di Nuoro e della Comunità montana Marghine-Planargia. Le principali novità rispetto alle precedenti edizioni sono rappresentate dal coinvolgimento di alcune classi delle scuole superiori dopo un percorso di preparazione e approfondimento e dalle occasioni informali come le cene con gli autori nei ristoranti del centro storico di Macomer (nella foto un momento della cena di venerdì 27 ottobre, con gli autori Aldo Brigaglia, Giuseppe Marci, Nino Nonnis, gli editori Mario Argiolas e Ivan Botticini) e numerosi ospiti tra i quali Stefano Salis, Ana Zendrera Zariquiey, Nouri Abid,

Comportamento consapevole

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Il progetto Comportamento consapevole e il mensile per bambini e ragazzi Pinkaro (di cui sono appena stato nominato direttore responsabile) fanno parte di un progetto di comunicazione e sensibilizzazione che coinvolge i ragazzi delle scuole primarie e secondarie di 1° grado italiane, attraverso strumenti editoriali multimediali su argomenti come: salvaguardia dell’ambiente, riciclo e riuso della carta, della plastica, dell’alluminio e del vetro; educazione al risparmio energetico e all'uso di corrente elettrica, acqua, riscaldamento, mezzi pubblici. La pubblicazione contiene numerosi spunti per attività divertenti e utili.

Fulco Pratesi e le domande sugli animali

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Da piccolo anche lui si poneva mille interrogativi sulla natura. Per questo ieri sera Fulco Pratesi ha risposto con pazienza alle decine di domande rivoltegli dai bambini che hanno partecipato all'incontro con il presidente del WWF Italia organizzato nell'ambito del Festival Tuttestorie .  Molto affascinante la descrizione che Pratesi fa (anche nel libro cui era dedicato il titolo dell'incontro "Nella giungla di Sandokan") dei suoi incontri con gli animali, piccoli e grandi che siano. Da ammirare anche quella capacità di raccontare con grande lucidità ma con estrema semplicità i problemi importanti, come l'importanza della biodiversità e il rischio delle contaminazioni da pesticidi. Ma i bambini sembravano non essere molto interessati ai temi più problematici, quanto, e forse è giusto, alle colorazioni, al peso, alla velocità e alla forza degli animali più distanti da quelli (ma li avranno mai visti dal vivo?) presenti nei nostri ambienti.  A essere sinceri,