E' in libreria LE MELE DI CHERNOBYL SONO BUONE (Sironi Editore, 2006, 256 pagine, 16 Euro). Ne abbiamo parlato con l'autore, Giancarlo Sturloni, che si occupa dei rapporti fra scienza e società e in particolare delle problematiche associate ai rischi tecnologici per la salute e per l’ambiente alla Sissa di Trieste (è titolare dei moduli Comunicare il rischio e Comunicare la medicina al Master in Comunicazione della Scienza). A vent'anni dall'incidente di Chernobyl, che causò un deterioramento dell'immagine della scienza, si possono ancora rilevare conseguenze significative? "Nel giro di pochi giorni la nube radioattiva coprì quasi tutta l'Europa e, come aveva anticipato il sociologo tedesco Ulrich Beck, diventò più chiaro a molti che i rischi tecnologici della modernità, il nucleare come le piogge acide, non conoscono confini tra nazioni. Non solo. Le autorità sovietiche ma anche molti governi occidentali cercarono maldestramente di nascondere o sminuire