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Visualizzazione dei post da dicembre 24, 2006

Lungo otto sentieri di lettura (L'Unione Sarda, 30 dicembre 2006)

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Daniele Barbieri (giornalista, reporter in zone di guerra, attento a temi sociali) e Riccardo Mancini (fondatore della casa editrice Avverbi e presidente del Comitato italiano contro le affermazioni del paranormale del Cicap-Lazio) pubblicano, con la prefazione di Valerio Evangelisti “Di futuri ce n'è tanti. Istruzioni per uscire da un presente senza sogni”.  “Di futuri ce n’è tanti” presenta otto sentieri di lettura nella fantascienza, dalle città ai robot, dai computer alle nuove forme del potere, dalla religione al sesso, offrendo letture a volte inedite di un genere per troppo tempo segregato nelle celle della letteratura minore. La fantascienza (science fiction, o Sci-Fi) a torto ritenuta semplice incubatrice di fantasie, a volte premonitrici, in realtà, almeno nella sua fase più matura, dimostra di saper analizzare acutamente anche il tempo presente. Daniele Barbieri e Riccardo Mancini, dopo aver schedato oltre 300 racconti e romanzi del genere, osservano che la vera forza d

Ma quanto è difficile studiare e imparare nell'era dei computer (L'Unione Sarda, 28 dicembre 2006)

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Il concetto di razza? Per la scienza è una menzogna (L'Unione Sarda, 27 dicembre 2006)

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Fin dalla sua nascita, avvenuta nel 1700, l'antropologia ha fatto da ponte tra i due mondi in cui, arbitrariamente, dividiamo il sapere: la cultura scientifica e la cultura umanistica. Anche per questa ragione un concetto, quello di “razza umana”, è rimasto a lungo sospeso, in una sorta di limbo, tra realtà e immaginazione, fino al 1972: quando il genetista Richard Lewontin fu capace di dimostrare che la percentuale globale di variabilità del nostro genoma è vicina all'85%. In altre parole, se per una colossale catastrofe si salvasse solo una ristretta porzione della popolazione umana, in essa sopravviverebbe l'85% della variabilità genetica attuale. Dato che siamo nati in Africa, circa 200 mila anni fa, la maggiore variabilità genetica si riscontra in quel continente (“effetto fondatore"), poi abbiamo colonizzato Europa e Asia, portando con noi una variabilità genetica via via minore. Questo dato, poi confermato nel 2004 (da David Goldstein e Guido Barbujani) e nel 2

Cresce il Centro per l'Autismo dell'Ospedale Brotzu (Cagliari)

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[Newsweek Health, febbraio 2005: William Marquis, 11 anni, autistico, gioca con la sorellina Hannah, 6 anni, durante le attività di gruppo a Los Angeles] Individuato nel 1943 da Leo Kanner (1943-1981), l'autismo, oggi denominato "Disturbo Pervasivo dello Sviluppo" (PDD, ICD 10, Organizzazione Mondiale della Sanità) si manifesta entro il terzo anno di età con deficit a livello di comunicazione, interazione sociale, immaginazione. L'Ospedale Brotzu di Cagliari nel 2003 ha dato vita al Centro per l'Autismo. Il 20 dicembre risultati e prospettive del centro sono stati presentati nel corso di una Conferenza stampa. "Il Centro per l'Autismo - ha spiegato il Direttore Generale dell' Azienda Ospedaliera "G. Brotzu" , Mario Selis - fornisce diagnosi, cura e riabilitazione sia in modo intensivo, all'interno della struttura ospedaliera, sia in forma integrata, cioà a domicilio, grazie alla collaborazione che si è instaurata con i soggetti che col

Un racconto inedito. Il mio regalo per i lettori di Linguaggio Macchina.

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Linguaggio Macchina. Alberto era un ragazzo tranquillo. Aveva iniziato a giocare con il computer del papà a 8 anni, e a dieci sapeva usare tutti gli apparati elettronici della casa. I vicini gli chiedevano di aggiustare il frullatore, la radio, l’aspiravolvere. A dodici anni aveva iniziato a programmare. A quindici era già in grado di eseguire qualche lavoretto serio: un programmino di contabilità per lo studio di papà, un applicativo per catalogare le ricette della zia Paola, il sito internet del negozio di quadri sotto casa. Oggi Alberto ha vent’anni e studia all’università: esce per andare a lezione, rientra per pranzo, riesce solo se ha laboratorio, palestra o qualche pizzata con gli amici. Ma il resto del tempo non esiste tv, ragazza o videogiochi. Alberto accende i suoi pc con i quali a allestito una rete senza fili e resta ore in camera. Studiava quel poco che gli serviva per fissare bene i concetti, quando non aveva già letto e capito l’intero paragrafo per conto suo prima dell