Ed entrammo a riveder le stelle... Riflessioni a margine dell'inaugurazione del planetario di Tuili

planets Un planetario digitale di ottima qualità. Diorami, oggetti esposti (cibo astronauti, meteoriti, modellini di astronavi tuta spaziale), pianeti appesi, tabelloni didattici in italiano e in inglese scritti dagli astrofisici. Insomma, il Museo dell'Astronomia di Tuili (ma sarà bene imparare a chiamarlo MusA) è un autentico gioiellino. Per comunicare la scienza, per emozionare, per incuriosire, per offrire una proposta diversa al turista che raggiunge quella zona della Sardegna con l'obiettivo principale di visitare il monumento nuragico più importante (Barumini, Su Nuraxi).
Complimenti a Pierangelo Cadoni (l'imprenditore che ha creato Sardegna in miniatura e il MusA) e agli amici astrofisici.
Gli aspetti rilevanti sono numerosi: la cura nella realizzazione del progetto, la serietà nella formazione delle guide, la precisione nell'allestimento delle informazioni. "Viviamo una separazione - ha sottolineato Nicolò D'Amico, direttore dell'osservatorio astronomico di Cagliari, INAF, nel suo intervento - tra saper usare le cose e capire come funzionano. La tecnologia è uno degli elementi fondamentali per lo sviluppo di una società moderna, occorre pertanto comunicare la scienza in maniera adeguata."

nichi d'amico



Ma comunicare la scienza non significa solo informare i cittadini o appagare la curiosità dei bambini), come ha sottolineato Ignazio Porceddu (INAF): "Due di noi sono precari della scienza. Anche per questo, insieme a Silvia Casu e Giuliano Malloci, abbiamo creato una nuova impresa, Laboratorio Scienza, con la quale abbiamo organizzato il corso di formazione per le guide e l'allestimento dei pannelli informativi. Ora questa meravigliosa realtà chiamata MusA deve entrare in una rete con altri soggetti che hanno a cuore la comunicazione della scienza, per creare un tessuto di proposte, come quelle che organizzeremo d'intesa con le amministrazioni comunali del Gerrei accanto al nostro radiotelescopio."

musa

Effettivamente l'INAF dimostra da tempo una particolare sensibilità per la divulgazione scientifica: ricordiamo il convegno Comunicazione della Scienza in Astrofisica (Cagliari, 30 ottobre 2007), la scelta di adottare il linguaggio teatrale con la conferenza spettacolo itinerante scritta insieme a Vito Biolchini e Elio Turno Arthemalle (Teatro Riverrun di Cagliari), il coinvolgimento nel Master in Comunicazione della Scienza dell'Università di Cagliari (anno accademico 2008-2009) e la manifestazione Open Day del 22 aprile 2007 nel cantiere del grande radiotelescopio in costruzione a San Basilio (Cagliari): il Sardinia Radio Telescope.

musa
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