Le mele di Chernobyl e quelle del Giappone. Tra Biancaneve, linguaggio e informazione.

Le mele di Chernobyl sono buone "Le mele di Chernobyl sono buone? Certo, dopo aver seppellito il torsolo in profondità". Pescava a piene mani da questa barzelletta russa l'editore Sironi, nel 2006, per titolare il libro di Giancarlo Sturloni Le mele di Chernoby sono buone. Il libro evidenzia un aspetto cruciale delle moderne società democratiche: le decisioni relative a scienza e tecnologia devono essere il risultato di un articolato processo di negoziazione tra i vari gruppi sociali. Scrive Sturloni, a pagina 254: "A indirizzare l'atteggiamento delle società moderne nei confronti dei rischi tecnologici, in definitiva, sarà l'esito di questo confronto culturale, in cui la comunicazione gioca un ruolo cruciale. In accordo con il linguista statunitense George P. Lakoff, in ogni controversia ha la meglio chi riesce a imporre il proprio linguaggio, perché il linguaggio trasmette una precisa visione del mondo."
E allora cosa accade se la percezione di un ipotetico rischio tecnologico viene affidata a quella raffinata forma di comunicazione rappresentata dalla satira illustrata? apple japan cartoon International Herald Tribune Può accadere che la la vignetta passi inosservata oppure che catturi l'attenzione a livello planetario. Il 22 aprile fa si è verificato il secondo caso, protagonista una tavola disegnata da Luo Jie e pubblicata sul quotidiano International Herald Tribune. La vignetta, che mostra una principessa attenta alla mela offertale dalla strega ("Aspetta un momento! Vieni dal Giappone?") ha provocato una protesta ufficiale da parte del Giappone.
Due semplici considerazioni. Primo: anche per la satira vale, come per il giornalismo, il diritto a erogare informazione con la totale libertà di espressione. Un diritto che permette di esercitare quello che si definisce controllo democratico. Secondo: è anche vero che di veleni, dentro i cibi, ce ne sono parecchi, spesso invisibili, raramente denunciati, ancor meno percepiti. Due posizioni contrapposte: da un lato la testata giornalistica, la quale difende il suo sacrosanto diritto a informare, dall'altro il Giappone, che protesta per l'umorismo "di dubbio gusto" dato che “gli alimenti sono controllati adeguatamente sia all’origine sia dalle autorità statunitensi”. Sicuramente la libertà di espressione non può essere soggetta a restrizioni, su questo non si discute. Ma occorre onestamente sottolineare che non esistono solo gli inquinamenti radioattivi: la vignetta offre, necessariamente, una visione della realtà.
Snow White apple
- Biancaneve e i sette nani ("Snow White and the seven Dwarfs", 1937)
- Esagrazioni radioattive (Scienza in cucina, Dario Bressanini, 18 aprile 2011)
- 7 Highly Toxic Foods to Remove From Your Diet (Green Health Sport, 2010)
- Japan protests over New York Times "Bad Taste" IHT Snow White cartoon about nuclear crisis 22 aprile 2011
- Umorismo di dubbio gusto, il Giappone si offende (Rai News 24, 23 aprile 2011)

Commenti

Post popolari in questo blog

Ogni cosa è collegata: Gabriella Greison a Sant'Antioco il 24 giugno (e non è un caso)

La tavoletta di Dispilio. Quel testo del 5260 a.C. che attende di essere decifrato

Solar system genealogy revealed by extinct short-lived radionuclides in meteorites. Astronomy & Astrophysics, Volume 545, September 2012.