Arte aborigena a Nuoro. Dreamtime, Man, 8 luglio 2011
"Medicine man" al museo MAN di Nuoro, per la mostra Dreamtime. Il linguaggio dell’arte aborigena". Vedere questi dipinti dal vivo fa un certo effetto. Osservare l'espressività dei volti, la colorazione a righe e punti, il fascino dell'esotico. E pensare che fino alla fine del 1700 gli aborigeni se ne stavano tranquilli a dipingere. Oggi gli artisti australiani contemporanei espongono al Man per raccontatr con le loro opere l'arte aborigena nel suo attuale stato d'evoluzione e lontano dagli stereotipi.
La mostra è un progetto del MAN (Museo d'Arte della Provincia di Nuoro), in collaborazione e con il patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna, il Ministero degli Affari Esteri, l'Ambasciata Italiana a Canberra, l'Ambasciata Australiana a Roma, l'Istituto Italiano di Cultura, il Consolato di Melbourne.
Ho avuto la fortuna di avere una guida molto preparata e disponibile che mi ha fatto apprezzare l'evoluzione dell'arte aborigena e mi ha permesso di scorgere gli aspetti salienti e tutte quelle sfaccettature che altrimenti non avrei colto. Gianvincenzo Monni incarna il migliore stile di esperto e guida museale.
In alto: "Medicine man".
Al centro: "La Terra non ha più spazio per l'aquila".
In basso: Simbologia aborigena dell'acqua: riproduzione di disegno su corpo.
La mostra è un progetto del MAN (Museo d'Arte della Provincia di Nuoro), in collaborazione e con il patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna, il Ministero degli Affari Esteri, l'Ambasciata Italiana a Canberra, l'Ambasciata Australiana a Roma, l'Istituto Italiano di Cultura, il Consolato di Melbourne.
Ho avuto la fortuna di avere una guida molto preparata e disponibile che mi ha fatto apprezzare l'evoluzione dell'arte aborigena e mi ha permesso di scorgere gli aspetti salienti e tutte quelle sfaccettature che altrimenti non avrei colto. Gianvincenzo Monni incarna il migliore stile di esperto e guida museale.
In alto: "Medicine man".
Al centro: "La Terra non ha più spazio per l'aquila".
In basso: Simbologia aborigena dell'acqua: riproduzione di disegno su corpo.
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