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Visualizzazione dei post da febbraio 27, 2011

Un motorino elettrico costruito con parti di lego

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Un motore elettrico si compone di parti elettriche e meccaniche. Per le prime la soluzione è quasi sempre riconducibile ai tipici avvolgimenti di fili di rame e alle mini calamite. Per le seconde la fantasia può spaziare liberamente. Come in questo post del blog Jose Pino Electric 'LEGO' Motor (2/7/2007), in cui il motorino è stato costruito avvolgendo filo di rame intorno alle ruotine di costruzioni Lego. Del resto per creare un bel motorino cosa c'è di meglio di oggetti che si incastrano perfettamente tra loro e possono ruotare su un asse? Trovate lo stesso post tradotto in italiano nel blog elettronica open source : Fai-da-te motore elettrico utilizzando pezzi di Lego

Il 16 marzo, a Cagliari, presentazione del Manuale di sopravvivenza energetica (Scienza Express, Torino, 2011)

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Il 16 marzo 2011 alle 18 , nei locali della Libreria Piazza Repubblica libri (Cagliari, piazza Repubblica 23), presentiamo il nostro Manuale di sopravvivenza energetica . Intervengono, insieme a me, il grafico Fabrizio Piredda (autore dei disegni contenuti nel libro) e il fisico Michele Saba. 

Let’s Science, radioincorso, Trieste

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Let’s Science è il nome della trasmissione radiofonica ideata dagli studenti del Master in comunicazione della scienza della Sissa (Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste). La prima puntata di Let’s Science ha realizzato una pillola di scienza e cinema: La versione di Barney e gli oscuri meandri della memoria raccontati da Alessandro Treves, neuroscienziato alla Sissa. Che cosa succede al nostro cervello mentre ascoltiamo la musica? Perché la musica ci piace così tanto? E perché l’evoluzione ha selezionato quest’umana passione? Dai microfoni di Let’s Science ne parlia Pierpaolo Battaglini, neurofisiologo e coordinatore del centro BRAIN per le neuroscienze dell’Università di Trieste, insieme a Franco Calabretto, direttore del Conservatorio “Jacopo Tomadini” di Udine.

Nella Grotta di Solinas i fossili del pensiero umano (L'Unione Sarda, 2 marzo 2011)

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«Sui resti di Gipeto e Avvoltoio Monaco evidenti i tagli lasciati da utensili di pietra». I neandertaliani e la “capacità artigianale”. Marco Peresani spiega la scoperta di Fumane La scoperta della Grotta di Fumane è di quelle che lasciano il segno: da uno strato risalente a 44 mila anni fa affiorano tracce che indicano chiaramente l'adozione da parte di individui Homo neandertalensis di ornamenti che finora si ritenevano in uso solo ai Sapiens. Ciò significa che il pensiero astratto, a cui sono riconducibili le massime espressioni culturali umane, ovvero l'arte e la scienza, non era solo appannaggio dei Sapiens, ma ha albergato anche nei nostri “concorrenti evolutivi”: i Neanderthal. Questo importante sito archeologico, precedentemente noto con il nome di “Riparo Solinas” dal nome di uno dei primi scopritori, l'archeologo di origine sarda Giovanni Solinas, e oggi conosciuto come Grotta di Fumane, in provincia di Verona, rivelò l'esistenza di un groviglio di cavità qua

Incisioni neandertaliane su ossa di rapaci

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Incisioni sulle ossa di Gracchio Alpino (Pyrrhocorax graculus) rinvenute nella Grotta Fumane (VR). Pictures: Ivana Fiore. Courtesy of Marco Peresani (Università di Ferrara)

Campi elettrici misurati intorno ai neuroni

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Ephaptic coupling of cortical neurons è il titolo di un articolo pubblicato su Nature Neuroscience il 16 gennaio 2011. Lo studio, parzialmente finanziato dal progetto europeo del Sesto programma quadro EUSYNAPSE ("From molecules to networks: understanding synaptic physiology and pathology in the brain through mouse models"), illustra il comportamento dei campi elettrici misurati nel cervello. I campi elettrici prodotti nel cervello sono noti da tempo ma finora erano considerati effetti collaterali superflui. Il gruppo guidato da Costas Anastassiou (borsista del Californian Institute of Technology, Caltech) ha avuto il merito di misurare i campi elettrici a livello dei singoli neuroni: elettrodi molto piccoli, utilizzati a brevissima distanza da un gruppo di neuroni di ratto.

Undicenne cagliaritano campioncino ai giochi di matematica

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Per la serie buone notizie dalla scuola: la storia dell'undicenne cagliaritano che ama la matematica. Guarda pochissimo la tv, fa sport s studia volentieri (anche se poche ore). Ce la racconta Matteo Vercelli sul quotidiano L'Unione Sarda del 27 febbraio. "Il re della matematica sta a Sant'Elia". Il titolo si riferisce al quartiere di Cagliari in cui Lorenzo Licciardi abita con la sua famiglia. Il ragazzo frequenta la prima C della scuola media Tuveri di via Venezia. La manifestazione è quella organizzata dall'Università Bocconi di Milano: Giochi d'Autunno . Segue l'articolo. Andrea Mameli, linguaggiomacchina, 27 febbraio 2011 --- L'Unione Sarda Cronaca di Cagliari Domenica 27 febbraio 2011 Guarda poca televisione e pratica tanto sport: «Studiare non mi pesa» Il re della matematica sta a Sant'Elia Lorenzo, 11 anni, alle Olimpiadi d'autunno della Bocconi Dirigente e docenti della Tuveri ne assecondano la vocazione: «Talento naturale». Vedi

Signora Mastrocola ha dimenticato la scienza!

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Il 20 febbraio 2011, da Fabio Fazio (Che tempo che fa, Rai 3) Paola Mastrocola presenta "Togliamo il disturbo" e parla della scuola. Nella parte iniziale dell'intervista sento argomenti condivisibili. Conoscenza. Sapere. Consumatori. Abbiamo laureati che scrivono azione con sue zeta. Ragazzi che a casa non fanno i compiti. Genitori che pretendono per i figli di ottenere tutto a scuola come in un supermarket dell'istruzione. Il tempo perso in autostrada. La coda all’outlet di Serravalle Scrivia. Poi sento la scrittrice/insegnante chiedersi: “Ma se facciamo la coda ore in autostrada per comprarci i vestitini, io come faccio a far Torquato Tasso?”. Mi fermo, riascolto, osservo Fazio che conduce con mestiere e penso che qualcosa non mi torna. Riascolto i primi 10 minuti e credo di scoprire l'origine delle mie perplessità: percepisco superfialità, qualunquismo, come se si trattasse di parole dette al bar con gli amici e non di fronte a milioni di persone (e poi ad