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Visualizzazione dei post da aprile 17, 2011

Art Slavery di Sandro Dernini al Palazzo delle Esposizioni di Roma il 3 maggio 2011

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Il 3 maggio alle 18 a Roma (Palazzo delle Esposizioni) Sandro Dernini presenta Art Slavery (Ed. Università Sapienza). Il libro illustra la storia del movimento artistico Plexus International dal 1982 al 2008 a bordo di una metaforica nave di schiavi dellʼarte. Plexus dopo le prime esperienze allʼArtWorld di New York si spostò alla Casa degli Schiavi di Gorée, in Senegal, dove fu presentato il Manifesto Art Slavery contro ogni forma di schiavitù e la mercificazione dellʼarte. Dopo 25 anni di eventi che hanno coinvolto un migliaio di artisti e scienziati intorno al mondo, Plexus è ancora attivo allʼinterno di un ambiente artistico variegato. Il libro è un invito aperto rivolto a tutti coloro che sono interessati ad approcci creativi ed alternative sostenibili per fermare insieme l'erosione crescente del patrimonio naturale e culturale dell'umanità come azione di responsabilità sociale. Abstract: This book reports in an illustrated and compressed way, the history of Plexus In

Inverse Power of Wavelenghts, Alessandro Carboni, New York.

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Le ricerche di Alessandro Carboni spaziano dalle relazioni tra corpo e città alla matematica dei movimenti, all'interno di progetti internazionali di alto livello. Per questo l'artista sardo è stato invitato dalla Parsons New School for Design di New York : il 5 maggio presentarà lo spettacolo "Inverse Power of Wavelenghts" e a seguire il seminario "From Objective Map to Subjective Mapping" . Alessandro Carboni è un ricercatore e artista multidisciplinare. Gran parte della sua formazione si è sviluppata fuori dalla Sardegna tra Firenze, Londra, Hong Kong e Berlino. Da anni la sua ricerca si focalizza sui processi cognitivi legati al corpo e al movimento in relazione con lo spazio. Le sue pratiche si consolidano negli anni attraverso una metodologia pratica e teorica di composizione che lo avvicina a percorsi simili perseguiti nellʼambito della scienza (in particolare alcune delle ricerche effettuate nelle arti visive, performance, architettura, geografia

Laser al posto delle candele: il futuro dei motori a combustione interna

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Per oltre 150 i motori a benzina hanno funzionato grazie alle scintille scoccata dalle candele, Oggi la frontiera della combustione interna si chiama laser. Alla Conference on Lasers and Electro Optics (CLEO: 2011) , che si terrà a Baltimora dal primo al 6 maggio, il ricercatore giapponese Takunori Taira (Japan's National Institutes of Natural Sciences) descriverà il primo motore a cilindri innescato a laser. "La rapidità nella combustione - spiega Takunori Taira in una nota - è molto importante. E più rapido e previso è l'innesco, più la comnbustione è efficiente". Laser sparks revolution in internal combustion engines Eurekalert (20-Apr-2011) Laser Sparks Revolution in Internal Combustion Engines ScienceDaily (Apr. 20, 2011)

La scienza ha bisogno del tuo corpo. E dei tuoi organi

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In attesa che il Parlamento italiano affronti il tema della donazione del corpo a scopi scientifici (la proposta di legge n. 1020 risale all'8 giugno 2006) post mortem, a Torino sono circa un centinaio i potenziali donatori, i quali hanno indicato, nel testamento, il Laboratorio per lo Studio del Cadavere diretto da Lorenzo Varetto , il luogo di destinazione della loro salma. Lorenzo Varetto, medico legale, dirige il laboratorio dal 2001 e riceve decine di e-mail al ogni mese di persone che desiderano, prima di essere sepolte o cremate, donare alcune parti del loro corpo alla scienza. L'iniziativa piace molto agli antivisisezionisti: "E' utile per la scienza, e risparmierebbe la vita agli animali usati ora come cavie" . Nell'intervista a novivisezione.org Varetto spiega quali sono i principali motivi per cui la scienza ha bisogno di corpi: "La donazione del cadavere può servire per molte cose: innazitutto lo studio anatomico e l'attività chirurgica

Fisica in Barca 2011 sarà a Cagliari il 4 e 6 Giugno

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Un giro d'Italia divulgativo con la barca a vela. Un evento organizzato dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare con l'obiettivo di avvicinare il mondo scolastico alla cultura scientifica attraverso la navigazione a vela. Fisica in barca 2011 porterà “Adriatica” (la barca della trasmissione della Rai “Velisti per caso") a Cagliari il 4 e il 6 Giugno. I ricercatori dell'INFN (sezione di Cagliari) hanno coinvolto gli studenti di nove scuole: Istituto Istruzione Superiore “Einaudi” Senorbì, Liceo Scientifico Alberti (Cagliari), Liceo Scientifico Michelangelo (Cagliari), Liceo Scientifico Pacinotti (Cagliari), Istituto Istruzione Superiore “Brotzu” Quartu (Cagliari), Liceo Scientifico Pitagora (Selargius), Liceo Scientifico Mariano IV d'Arborea (Oristano), Liceo Classico Siotto (Cagliari), Liceo Lussu (Sant'Antioco). Saranno selezionati cento studenti per le attività in porto e sei di essi effettueranno una crociera da Cagliari a Olbia. L’iniziativa, organizzat

Liaoconodon hu: il primo mammifero?

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Se non è il primo mammifero è forse uno dei primi. Per questo i paleontologi lo stavano cercando da 150 anni. Il suo nome è Liaoconodon hu : in riferimento alla località cinese dove è stato rinvenuto (Liaoning) e a Yaoming Hu, il ricercatore dell'American Museum of Natural History scomparso nell'aprile 2010, a soli 42 anni. Il fossile di Liaoconodon hui , lungo 35.7 centimetri dal naso alla punta della coda, viveva tra 125 e 122 milioni di anni fa. A trovarlo sono stati i paleontologi dell'Accademia Cinese delle Scienze (Beijing) e dell'American Museum of Natural History (New York). Le ricerche, pubblicate su Nature il 14 aprile, potrebbero aiutare a comprendere i meccanismi evolutivi dei mammiferi. Jin Meng, Yuanqing Wang, Chuankui Li. Transitional mammalian middle ear from a new Cretaceous Jehol eutriconodont Nature, 2011; 472 (7342): 181, 14 April 2011. Abstract The transference of post-dentary jaw elements to the cranium of mammals as auditory ossicles is one of

Pensare l’impossibile: dialogo infinito tra arte e scienza (T-Hotel, Cagliari, 29 aprile 2011)

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Un seminario al confine tra scienza e arte, quello in programma il 29 aprile al T-Hotel di Cagliari (a partire dalle 10 e 30). Il relatore, Luciano Boi , illustrerà tre oggetti-concetti: nodi, buchi e spazi. I nodi e i buchi si intrecciano su più piani e ridefiniscono le configurazioni e le dinamiche dello spazio a più livelli. L'intento è quello di far comprendere gli effetti di senso che questo intreccio genera, mostrando che tanto la matematica quanto l’arte offrono una pluralità di punti di vista del reale. Boi arriverà a dimostrare in che modo Jorge Eielson e Lucio Fontana sono riusciti nell’intento di pensare l’impossibile, di rendere visibile l’invisibile, di immaginare l’infinito al di là delle immagini finite apparenti. Il nodo esprime un percorso interiore dove analisi e intuizione si incontrano e si fondono in un atto di creazione, ma esprime anche un percorso concreto che si svolge nello spazio e nel tempo e lungo il quale culture, saperi e persone diverse si annodan