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Visualizzazione dei post da luglio 17, 2011

Optimized simulations of AL-288-1 (Lucy) walking bent-hip. Exclusive videos for linguaggiomacchina.it

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Final Footprint Composite. Optimized simulations of AL-288-1 walking erect with either human-like or chimp-like mass distribution always produce deeper heel than forefoot impressions, making heel contact first Optimized simulations of AL-288-1 walking bent-hip, bent-knee with either human-like or chimp-like mass distribution always produce deeper forefoot than heel impressions due to ankle dorsiflexion, making contact with the full foot. Animations courtesy Dr. Bill Sellers www.animalsimulation.org . Exclusive www.linguaggiomacchina.it Notes: - AL-288-1 (better known as Lucy ) is by far the most complete record of locomotor morphology of early hominids currently available: Australopithecus afarensis . - This is a research on ancient footprints coordinated by Robin H. Crompton (University of Liverpool). Links: - The Laetoli Footprint Trail: 3D reconstruction from texture; archiving, and reverse engineering of early hominin gait (Premog Project, Department of Human Anatomy and Cell

Camminate umane di 3,7 milioni di anni fa studiate da ricercatori dell'università di Liverpool a partire dalle orme di Laetoli.

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Camminavamo da umani già 3,7 milioni di anni fa? Lo sostengono i ricercatori dell'università Liverpool, dopo aver simulato al computer i passi che originarono le undici orme di Laetoli, scoperte in Tanzania nel 1976. Secondo questa ricera le orme africane mostrano caratteristiche dei piedi e impronte tipiche dell'andatura da Sapiens. E la novità risiede nell'età di queste orme: più vecchia di due milioni di anni rispetto a ogni altra precedente ipotesi di camminata umana. Gran parte degli studi precedenti, infatti, indicavano che le caratteristiche del piede umano, come la capacità di usare l'alluce per spingere a terra e la posizione eretta a andatura bipede, si manifestò nel genere Homo non prima di 1,9 milioni di anni fa. Ho iniziato a interessarmi alle antiche orme dopo aver letto il romanzo di Arianna Dagnino, Fossili. E oggi questa notizia mi stuzzica particolarmente, anche per le tecniche utilizzate dagli scienziati inglesi. Sfruttando tecniche impiegate nell&

Il punto tricritico quantistico e la conduzione elettrica senza sprechi. Uno studio pubblicato su Nature Communications.

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Annullare le dispersioni nel trasporto di corrente elettrica sarebbe un autentico Eldorado per l'economia delle risorse energetiche. Questa sfida è quella delle ricerche sui materiali superconduttori a temperatura ambiente, utili per i treni a levitazione magnetica e per la risonanza magnetica, ma anche per i supercomputer del prossimo futuro. Massimo Capone e Gianluca Giovannetti, fisici del gruppo di ricerca Sissa-Democritos, spiegano in un articolo appena pubblicato su Nature Communications che una transizione di fase estremamente anomala è alla base delle proprietà dei superconduttori basati sul ferro (LaFeAsO): «Si tratta di un materiale complesso, costituito da atomi di Lantanio (La), Ferro (Fe), Arsenico (As) e Ossigeno (O)». In particolare lo studio delle proprietà magnetiche di questa famiglia di superconduttori ha rivelato che la capacità di condurre elettricità senza incontrare resistenza (o senza produrre calore) è connessa alla presenza di un punto tricritico quanti

Il rospo di Gallura. Le poesie scientifiche di Popinga (L'Unione Sarda, 20 luglio 2011)

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Poesie sulla matematica, la chimica e la fisica. Incarrighiane, limerick, clerihew e versi maltusiani. Il variegato repertorio di Marco Fulvio Barozzi, in arte Popinga, gli è utile per svolgere il compito di insegnante di matematica. Scienza Express ha pubblicato una raccolta delle poesie scientifiche di Popinga dal titolo “Giovanni Keplero aveva un gatto nero. Matematica e fisica in versi”. Ecco un esempio: “Un saggio rospo di uno stagno della Gallura mi spiegò la differenza tra calore e temperatura. “Il calore è l'energia di un moto disordinato di tutte le molecole di un corpo considerato, invece T è come la media di questa energia: non dipende dalla massa, e così sia. Così una pietra rovente ha T più elevata ma meno calore dello stagno in cui è gettata. Se le molecole tutta l'energia han perduto si ha la T più bassa, o zero assoluto. Al di sotto di questa non si può proprio andare: se il moto è già nullo, che media vui fare?” Con sguardo interrogativo mi disse “Ayò!”, salut

Nuove strategie di ricerca per restituire la locomozione perduta. Il progetto Spinal di Giuliano Taccola (SISSA).

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Trieste, 19 luglio 2011 - Nuove ricerche con l'obiettivo di restituire la capacità di camminare a chi l'ha perduta. Le conduce il ricercatore genovese Giuliano Taccola, coordinatore del laboratorio dedicato alle lesioni spinali Spinal della Sissa a Udine. Il laboratorio nasce dalla collaborazione tra la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste (SISSA), l’Istituto di Medicina Fisica e Riabilitazione dell’Ospedale Gervasutta di Udine, l’Associazione tetra-paraplegici Fvg, con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia. Giuliano Taccola ha messo a punto una nuova strategia per inviare stimoli elettrici al midollo spinale che a causa di una lesione ha perso la capacità coordinare la locomozione. Secondo una ricerca condotta dalla fondazione Istud (in collaborazione con la Federazione delle associazioni italiane para-teraplegici e finanziata dall'Inail) le persone con lesione al midollo spinale in Italia sono circa 70 mila, quattro nuove ogni giorno.

Anche il "Manuale di sopravvivenza energetica" al festival letterario di Perdasdefogu, il 25 luglio.

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Manuale di sopravvivenza energetica (Scienza Express, 2011) al festival letterario di Perdasdefogu: Sette sere, sette libri. Insieme all'autore, Andrea Mameli, intervengono Mario Frongia, Andrea Mura, Giovanna Mura. Appuntamento il 25 luglio alle 21 e 30 in Piazzetta Fiori, a Perdasdefogu.

Dal NIMBY al NIMEY. Se non vedo non contesto.

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Il 15 luglio, a Cagliari, esperti di generazione e distribuzione energetica, imprenditori, consiglieri regionali, il presidente dell' associazione degli industriali della Sardegna meridionale e l'assessore regionale all'industria si sono confrontati sul tema "Energia: una necessità e un’opportunità di sviluppo per la Sardegna" in un convegno organizzato dalla Cgil sarda. Un momento di approfondimento e di proposta di alto livello concluso con l'idea di convocare una conferenza regionale sull'energia. Affronto qui di seguito solo una riflessione di superficie, riservandomi di entrare nel merito delle questioni scientifiche e delle politiche energetiche più avanti. Ho ascoltato tutti gli interventi e ho notato che la stragrande maggioranza dei relatori ha indicato nell'eolico il nemico da tenere lontano. Il motivo? La visibilità delle pale. Allora inizio a pensare che dovremo coniare un nuovo acronimo: dal Nimby (Not In My Back Yard) al Nimey (Not In