In Danimarca 150 mila famiglie sono proprietarie di impianti eolici. E qui? Giorgio Demurtas scrive a Ugo Cappellacci.

Giorgio Demurtas è un giovane ingegnere sardo. L'ho conosciuto due anni fa quando si era iscritto al corso di formazione post laurea, finanziato dal Ministero della Ricerca, dedicato alle fonti rinnovabili e in particolare al Solare Termodinamico (che ho avuto il piacere di coordinare, per conto del CRS4, da giugno 2010 a dicembre 2011). Demurtas aveva dovuto abbandonare il corso quasi subito, avendo vinto la selezione per partecipare a un prestigioso Master dedicato all'energia eolica in Danimarca (Technical University of Denmark) e attualmente lavora in Spagna alla Alstom Wind.
Basta dare uno sguardo al suo sito web - IngDemurtas.it - per capire che Giorgio è una persona di talento, capace di analizzare scenari energetici, progettare impianti e realizzare dispositivi elettronici con le proprie mani.
Giorgio Demurtas ieri ha scritto al Presidente della Giunta Regionale della Sardegna (riporto la lettera qui sotto) per proporre misure simili a quelle che in Danimarca hanno fatto sì che la metà delle turbine eoliche divenisse di proprietà di piccole cooperative e di 150 mila famiglie danesi. Altro elemento significativo della legislazione danese - illustrata bene da Demurtas nel suo sito: Impianti eolici e partecipazione della popolazione locale - è che le società che realizzano nuovi impianti eolici hanno l'obbligo di proporre alla popolazione locale l'acquisto di quote dell'impianto fino al 20% del suo valore.
Andrea Mameli www.linguaggiomacchina.it 13 Luglio 2012
Local citizens’ option to purchase wind turbines shares (Danish Energy Agency): Any citizen of 18 years or above living within 4.5km of new wind turbines, will be given the option to buy a share in local turbine projects. Any shares which citizens living within the 4.5km limit do not buy will be offered to permanent residents in the rest of the municipality. The erector of the turbines must as a minimum announce the project in the local papers and the shares on offer must correspond to at least 20% of the value (cost) of the turbines. A share corresponds to the price of 1,000kWh, which is currently around DKK 3,000-4,000. Shareholders share the costs, revenues, risk and influence on equal terms with the erector of the turbine. 

 
Al Presidente della Regione Autonoma della Sardegna
Buongiorno,
sono un giovane ingegnere sardo di 26 anni, ho studiato in Danimarca per il MSc in Wind Energy alla Technical University of Denmark e lavoro da Alstom Wind in Spagna. La bocciatura della delibera regionale che ostacolava l'installazione di turbine eoliche in Sardegna me l'aspettavo.
In Danimarca circa il 50% delle turbine eoliche sono detenute da piccole cooperative e 150 mila famiglie danesi.
Le società private (o pubbliche) che realizzano nuovi impianti eolici sono tenute a proporre alla popolazione locale l'acquisto di quote dell'impianto fino al 20% del suo valore.
E in Sardegna?
Credo che una delibera regionale per attivare lo stesso meccanismo sarebbe un successo per la Sardegna perchè:
- darebbe la possibilità alla popolazione locale di partecipare a un buon investimento,
- ridurrebbe le ostilità verso gli impianti eolici,
- aiuterebbe l'economia locale,
- è in linea con la normativa europea e garantisce la concorrenza.
Pensiamo a quante persone in Sardegna:
- non hanno la possibilità tecnica per installare un impianto fotovoltaico o (ancora meno) minieolico
- non hanno il tempo (e il coraggio) per affrontare i procedimenti autorizzativi - non hanno un capitale sufficiente da investire.
Tutte queste persone potrebbero comprare quote di impianti eolici.
Le società interessate alla realizzazione degli impianti sono tipicamente favorevoli a tale meccanismo.
Infatti:
- non cambia il rendimento dell'investimento
- riduce l'ostruzionismo della popolazione locale
- riduce i tempi per ottenere le autorizzazioni..
Pensate che l'impianto eolico offshore di fronte al porto di Copenaghen, Middelgrunden, è detenuto al 50% dalla società pubblica dell'energia (DONG, equivalente alla nostra ENEL) e il restante 50% appartiene a 10 mila investitori locali. 
In Danimarca il prezzo di una quota è circa 300 € e una persona non ne può comprare più di una. Sarebbe potuto essere così per l'impianto da 90 MW dell'ENEL a Portoscuso!
I Danesi sorridono quando si alza il vento, perchè il rumore delle turbine gli ricorda quello dei soldi che gli arrivano sul conto in banca. L'aria che si respira in Danimarca è bella anche per questo, e i turisti vanno a visitare e fotografare le turbine eoliche. Perchè sembra vietato che i sardi guadagnino dal vento? Perchè sempre "mini" e "autoconsumo"?
Fiducioso in un riscontro resto a disposizione per ulteriori informazioni.
cordiali saluti
ing. Giorgio Demurtas
12 Luglio 2012

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