Venezia, Venezia delle mie brame, chi è il (film) più bello del reame? [Era: Aspettando Bellas Mariposas]
Aspettavo questo momento da nove mesi. Oggi il momento è arrivato con l'annuncio dei film in concorso a Venezia. Nei lanci d'agenzia, un luogo nel quale le parole vengono spremute fino all'osso, lo descrivono come una "fiaba realistica su due ragazze adolescenti ai margini sociali".
E nel sito della sessantanovesima mostra del cinema di Venezia, sezione "Orizzonti. Le nuove correnti del cinema mondiale" appaiono i dati essenziali:
Ma perché mi interesso tanto a questo film? Perché mi riserverà tre soprese. Primo: scoprirò se dopo il montaggio sono rimaste tracce della mia partecipazione al film, nelle vesti, anzi nella divisa, di un agente di polizia. Secondo: vedrò per la prima volta (non ero mai stato su un set prima d'ora) che effetto fa vedere sul grande schermo le scene che viste durante la lavorazione. Terzo: scoprirò che effetto mi farà vedere me stesso sul grande schermo (a patto che la prima condizione sia almeno in parte soddisfatta).
Ho provato a raccontare la mia esperienza sul set in sette post scritti, a caldo:
Se ripenso a quelle serate trascorse nel quartiere di S. Elia, a Cagliari, provo una bella nostalgia. Una faticaccia certo (cinque notti di intenso lavoro, dalle 18 alle 6) ma anche una grande, grandissima esperienza.
E, lasciatemelo dire, Salvatore Mereu merita, insieme a tutta la sua squadra, adeguati riconoscimenti per l'impesa. Certo, sognare il leoncino è lecito, ma comunque vada sarà un successo.
Ma non chiedetemi se il film rispecchia il libro di Sergio Atzeni. A questa domanda non risponderò. Semplicemente perché è una domanda che non ha senso.
Tutto il resto dopo Venezia!
“Bellas Mariposas” di Salvatore Mereu al Festival di Venezia (La Nuova Sardegna, 27 Luglio 2012)
E nel sito della sessantanovesima mostra del cinema di Venezia, sezione "Orizzonti. Le nuove correnti del cinema mondiale" appaiono i dati essenziali:
SALVATORE MEREU - BELLAS MARIPOSAS Italia, 100' Sara Podda, Maya Mulas, Micaela Ramazzotti
Ho provato a raccontare la mia esperienza sul set in sette post scritti, a caldo:
- Il "Video assist" modifica il lavoro del regista (1/10/2011)
- Stuntman, tra azione e finzione (2/10/2011)
- Il senso del ciak (3/10/2011)
- Batterie, pellicole e senso del limite (5/10/2011)
- Dolly, Dolly, manualmente Dolly (6/10/2011)
- Uniforme o divisa? (7/10/2011)
- Aspettando Bellas Mariposas... (9/10/2011)
Se ripenso a quelle serate trascorse nel quartiere di S. Elia, a Cagliari, provo una bella nostalgia. Una faticaccia certo (cinque notti di intenso lavoro, dalle 18 alle 6) ma anche una grande, grandissima esperienza.
E, lasciatemelo dire, Salvatore Mereu merita, insieme a tutta la sua squadra, adeguati riconoscimenti per l'impesa. Certo, sognare il leoncino è lecito, ma comunque vada sarà un successo.
Ma non chiedetemi se il film rispecchia il libro di Sergio Atzeni. A questa domanda non risponderò. Semplicemente perché è una domanda che non ha senso.
Tutto il resto dopo Venezia!
Andrea Mameli 27 Luglio 2012 www.linguaggiomacchina.it
“Bellas Mariposas” di Salvatore Mereu al Festival di Venezia (La Nuova Sardegna, 27 Luglio 2012)
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