La caccia all'energia solare è viva. Lo scienziato Grätzel parla a Chia: le celle "organiche" raggiungono quelle al silicio.


Le celle fotovoltaiche che fanno uso di componenti organiche stanno raggiungendo il rendimento delle più economiche celle al silicio. È la più importante indicazione emersa durante i lavori della conferenza internazionale "Energy from the Sun” (Energia dal sole) che si è tenuta a Chia dal 10 al 14 Settembre. La notazione, che rappresenta una svolta molto importante anche per il mercato, è dello scienziato di fama mondiale Michael Grätzel, detentore di 50 brevetti e autore di 900 pubblicazioni scientifiche, il quale a Chia ha mostrato che il rendimento del 12.3% annunciato nel 2011 sta per essere ulteriormente superato, andando così a raggiungere quello delle celle a semiconduttore del tipo più economico. Le caratteristiche principali delle nuove celle, ha ricordato Grätzel, sono la leggerezza, la flessibilità e la colorabilità, inoltre non richiedono lavorazioni costose e inquinanti per la costruzione e per lo smaltimento.
Le prime osservazioni scientifiche della produzione diretta di energia elettrica dalla luce del sole risalgono al 1839 quando Alexandre Edmond Becquerel costruì la prima rudimentale cella formata da due elettrodi immersi in una soluzione elettrolitica. Da allora la ricerca e la produzione industriale si sono indirizzate quasi totalmente verso le celle al silicio. Fino al 1991, quando Michael Grätzel inventò, insieme a Brian O'Regan, la prima cella foto elettrochimica, formata da due vetri conduttori, che svolgono il compito degli elettrodi, intervallati da uno strato di biossido di titanio e due liquidi: la
soluzione elettrolitica e una sostanza che assorbe la luce solare. Per quest’ultima si utilizzano pigmenti vegetali scuri come il succo di mirto, di mirtillo, d’uva e di melanzana. La ricerca è impegnata nella creazione anche di altri dispositivi che non hanno bisogno del silicio per garantire la generazione elettrica e per questo la conferenza, organizzata dal CECAM (Centro europeo di Calcolo Atomico e Molecolare di Losanna) e dal CNR di Cagliari (Istituto Officina dei Materiali) è stata un'occasione importante a livello mondiale per mettere a confronto le predizioni teoriche con le sperimentazioni pratiche sui vari fronti di ricerca volti a ricavare energia dal sole.
Nel suo intervento nella giornata inaugurale del congresso lo scienziato Walter Kohn, Premio Nobel per la Chimica nel 1998 per gli studi sulle proprietà della materia secondo la teoria del funzionale densità, oggi largamente utilizzata nelle simulazioni al computer, ha sottolineato l’importanza per la Sardegna nello scambio di conoscenze nel campo delle fonti rinnovabili e per l'utilizzo locale dell’energia solare.
Gli organizzatori Alessandro Mattoni (CNR Cagliari) e Wanda Andreoni
(Istituto federale svizzero di tecnologia di Losanna) hanno sottolineato il successo della conferenza, che ha fatto registrare un intenso scambio scientifico tra i gruppi di ricerca, e hanno osservato con soddisfazione la partecipazione di realtà locali (CNR, Università, CRS4 e Sardegna Ricerche): «I partecipanti non hanno apprezzato solo la bellezza e i sapori della Sardegna ma hanno potuto constatare quanto la Sardegna è attiva sotto il profilo della ricerca scientifica».
Andrea Mameli
L'Unione Sarda, Cultura, pag. 43
18 Settembre 2012

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