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Visualizzazione dei post da febbraio 12, 2012

Silvia Casu (INAF-OAC) spiega cos'è e a cosa serve un radiotelescopio come SRT

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Silvia Casu (astrofisica, INAF-OAC) spiega cos'è e a cosa serve un radiotelescopio come SRT (Sardinia Radio Telescope)

E se SRT captasse un "Wow Signal"? Video-intervista all'astrofisica Silvia Casu (INAF-OAC) la Jodie Foster di Pranu Sanguni

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Silvia Casu (INAF-OAC) spiega le differenze tra segnali di origine naturale e non naturale e risponde alla mia domanda sulla possibilità che SRT possa captare il famoso "Wow Signal" scoperto da Jody Foster in Contact!, il film di Robert Zemeckis del 1997 ispirato all'omonimo romanzo di Carl Sagan)... Ovviamente il Sardinia Radio Telescope , costruito a Pranu Sanguni (35 km da Cagliari) non nasce con questo scopo. Tuttavia fra i segnali che riceverà potrebbe sempre saltarne fuori qualcuno indicativo di una vita intelligente, Ecco perché ho rivolto a Silvia Casu (la Jodie Foster di Pranu Sanguni) la domanda: "SRT può servire a riconoscere qualche segnale di vita intelligente non terrestre?" Andrea Mameli www.linguaggiomacchina.it 18 febbraio 2012

Un grande radiotelescopio in Sardegna. Il progetto SRT.

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Le conquiste della scienza hanno bisogno di strumenti dotati di grande precisione, come il gioiello tecnologico SRT (Sardinia Radio Telescope) costruito in Sardegna (località Pranu Sanguni, a 35 km da Cagliari) che oggi è in fase di collaudo. La lunghezza d’onda nominale minima alla quale SRT dovrà lavorare è 3 mm (ovvero una frequenza di 100 GHz): per garantire la massima efficienza a questa frequenza la superficie del riflettore primario da 64 metri è composta da 1008 pannelli di alluminio controllati da altrettanti servomeccanismi (attuatori). Il controllo e la compensazione delle deformazioni avverrà attraverso una procedura che utilizzerà sia il modello meccanico agli elementi finiti dell’antenna, sia la misura in tempo reale dell’impatto dei parametri atmosferici sulla struttura (grazie a centinaia di sensori di pressione per la misura del vento disposti sulla superficie del riflettore primario e sensori di temperatura distribuiti su tutta la struttura). Il 15 febbraio 2012

M’ILLUMINO DI MENO 2012

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M’illumino di Meno, la celebre campagna radiofonica sul Risparmio Energetico, lanciata da Caterpillar, Rai Radio2, giunge oggi alla sua ottava edizione e quest’anno raddoppia: il racconto delle buone pratiche di consumo sostenibile potrà infatti contare, oltre alla tradizionale fascia tra le 18 e le 19.30, anche sul nuovo spazio alle 6 del mattino, presidiato da CaterpillarAM. Il risparmio energetico dalla mattina alla sera. Protagonisti più che mai di quest’edizione saranno i racconti della vita quotidiana di ciascuno: Caterpillar e CaterpillarAM invitano tutti a concentrare in un’intera giornata tutte le azioni virtuose di razionalizzazione dei consumi, sperimentando in prima persona le buone pratiche di: riduzione degli sprechi; produzione di energia pulita; mobilità sostenibile (bici, car sharing, mezzi pubblici, andare a piedi) riduzione dei rifiuti (raccolta differenziata, riciclo e riuso, attenzione allo spreco di cibo) Per l’adesione 2.0 all’iniziativa si può postare su FB la

GN-108 036 galassia lontana, luminosa e prolifica.

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Una serie di osservazioni incrociate effettuate da due telescopi situati nelle isole Hawaii ha consentito di scoprire una galassia distante 12.900 milioni anni luce dalla Terra, alla quale è stato dato il nome di GN-108 036 . Questa galassia (osservata per la prima volta da Masami Ouchi, astrofisico dell'università di Tokyo) mostra un tasso di creazione stellare, confermato dai elescopi spaziali Spitzer e Hubble della NASA, mai misurato prima. La luce di questa galassia (che risulta nata 750 milioni di anni dopo il Big Bang) ha impiegato 12.900 milioni di anni per raggiungere i telescopi terrestri. The image shows the galaxy called GN-108036 [Image credit: NASA/JPL-Caltech/STScI/University of Tokyo] NASA Telescopes Help Find Rare Galaxy at Dawn of Time (Dec. 2011)

Neil Harbisson "sente" i colori, grazie al suo Eyeborg

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Neil Harbisson ha 30 anni e vede il mondo a scale di grigi: non distingue i colori dall'età di undici anni, ma dal 2007 utilizza una piccola videocamera che legge i colori e li converte in onde sonore. Harbisson ha ideato dispositivo, denominato Eyeborg, dopo una progettazione durata 3 anni e ora riesce a distinguere 360 colori. Neil Harbisson ha studiato Belle Arti all’Istituto Satorras (Spagna), e Composizione musicale al Dartington College of Arts (UK). Oggi le sue opere d’arte rappresentano una nuova percezione del mondo, che Harbisson definisce “sonocromatica”: trasforma in colore le prime 100 note di brani musicali. Harbisson ha viaggiato in tutto il mondo per cercare i colori caratteristici delle capitali, visitando oltre 40 Paesi, ma crea anche Ritratti Sonori "ascoltando" i colori dei volti. Per farlo deve restare in piedi di fronte alla persona e puntare il suo eyeborg verso le il suo viso e così scrive le note su uno speciale foglio a 360 linee. Nel 2010

Funivie veloci: arte contemporanea a Cagliari, quartiere Villanova, dal 25 al 26 febbraio 2012

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A volte lo spazio topografico si può ergere a barriera, simulacro di gabbie psichiche che oggi assumono le sembianze anomale della normalità, contrastato a volte dallo spazio nella continua lotta per l’esistenza. Così, se le case non si aprono solo agli artisti ma diventano attiva testimonianza, allora l'abitare, attua una forma di riconciliazione tra il dentro e il fuori. E in questo modo l’itinerario tra le abitazioni, e fra gli spazi disabitati e gli ambienti esterni diviene un invito a ripensare il nostro spazio insieme a quello degli altri. Sono quesi i fili tesi tra le case cagliaritane sui quali viaggiano le Funivie veloci: arte contemporanea distribuita nel quartiere Villanova. Due sere per seguire itinerari di dialogo tra esseri umani e spazi circostanti. Il 25 febbraio in Via S. Giaocomo 117, alle 18: Inaugurazione. Alle 19.30: presentazione dell'ultimo numero di Fuoritema (periodico di fotogiornalismo, edito da un collettivo di fotografe e fotografi che vivono e l

Liberos. La comunità dei lettori sardi (intervista esclusiva a Michela Murgia)

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Fotosintesi clorofilliana è il nome di quella che io considero la più straordinaria meraviglia del pianeta Terra. Come metodo di trasformazione della radiazione solare in energia capace di innescare fenomeni chimici, fisici e biologici fondamentali non solo per le piante ma per tutte le forme di vita del nostro pianeta. Tra i tanti regali che le piante ci fanno un posto di rilievo merita il materiale che ha permesso di conservare il sapere e di propagarlo: la carta. Anche oggi che le piattaforme digitali erodono il dominio della carta il connubio piante-libri resta indelebile. Oggi una nuova piantina ha mostratole sue foglie, dopo aver spinto le sue radici tra le pagine di un libro. Non è una forma di coltivazione "colta" e sostenibile ma un nuovo progetto nato dall'amore per la lettura. Ho chiesto a Michela Murgia, autentica clorofilla di questa nuova idea, di spiegarci come e perché. Michela, che cos'è questo progetto Liberos e che cosa si propone? "Il proge

L'invasione degli Ultracorpi, a Cagliari il 21 marzo 2012

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L'invasione degli Ultracorpi (Invasion of the Body Snatchers) a Cagliari il 21 marzo alle 21 per la rassegna Il cinema di fantascienza. Dai classici alla rivoluzione di “2001: odissea nello spazio” organizzata dalla Cineteca Sarda . Avrò l'onore di introdurre la serata con una riflessione su film di fantascienza, immaginario collettivo e sognificati veri o presunti, con un intervento dal titolo "L'invasione degli ultra-film". Appuntamento alle 19 in Viale Trieste 118 a Cagliari.

Vettore Vega lanciato con successo: video del lancio (per gentile concessione Avio Group)

Il lancio del vettore Vega è avvenuto con successo alle 11 (ora italiana) del 13 febbraio 2012 da Kourou (Guyana Francese). [Video: Avio Group] A bordo nove satelliti: sette CubeSats (esperimenti condotti da studenti di alcune università europee), ALMASat-1 (ALma MAter SATellite) e Lares: LAser RElativity Satellite (esperimento italiano dedicato alla relatività generale: una sfera di tungsteno ricoperta da 92 specchietti, che sarà bersagliata da Terra con dei laser per determinarne la posizione).

Vega 13 febbraio 2012 (foto: ESA)

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[Foto: ESA, Corvaja, 2012]

Francesco Caio (Amministratore Delegato, Avio) sul lancio del vettore Vega

Francesco Caio (Amministratore Delegato, Avio) sul lancio del vettore Vega: “Con Vega l’Italia entra nel ristrettissimo club dei Paesi in grado di accedere allo spazio con proprie tecnologie. Negli ultimi otto anni, il gruppo ha sviluppato un lanciatore fortemente innovativo: il primo interamente in fibra di carbonio, con controlli digitali avanzati e una grande flessibilità di configurazione per mettere in orbita satelliti di diverse dimensioni e funzionalità”. [Video: Vega Group]

La nuova stagione delle torri solari. Spagna e Israele in prima linea.

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Il Centro di ricerca spagnolo CTAER (Tecnologie Avanzate per l’Energia Rinnovabile) nei giorni scorsi ha stipulato un contratto con la società Abengoa per la creazione di una “Centrale Solare a Geometria Variabile”. L'inclinazione e l’orientamento degli eliostati (gli specchi che concentrano i raggi solari verso il ricevitore) e dello stesso ricevitore variano continuamene per ridurre le perdite legate al “fattore coseno”. Le simulazioni hanno mostrato un aumento del rendimento totale intorno al 17 % annuale. La nuova centrale sperimentale sorgerà a Tabernas (Almería) e potrà contare su investimenti governativi di 4.700.000 € per i 16 mesi previsti di lavorazione. CTAER contrata con Abengoa la construcción de la primera central solar de ensayos del mundo de geometría variable (Solar Concentra consorzio pubblico-privato, 24/01/2012). La potenza totale installata relativamente alle 26 centrali solari attive in Spagna (il 62% delle quali ha in funzione sistemi di accumulo termico)

Serendipità non troppo casuale. Un articolo di Patrizia Caraveo sul Sole 24 ore di oggi invita a pensare a come pensiamo (thanks to Michael Nielsen)

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Serendipity programmata è il titolo di uno stimolante articolo pubblicato oggi sul Sole 24 ore (inserto Domenica). Lo firma l'astrofisica Patrizia Caraveo, la quale smessi per un momento i panni dell'esploratrice del cosmo va a vedere in che modo la cooperazione scientifica diffusa (Citizen Science) sta trasformando le relazioni tra "scienza amatoriale" e "scienza professionale". Ma è anche un invito a pensare a come pensiamo e a riflettere su come ci informiamo. La serendipità è un tema che mi sta a cuore (chi segue Linguaggio Macchina lo sa) e se solo penso alla quantità di notizie (di qualità) che riesco a catturare grazie a segnalazioni su Twitter e Facebook, direi che il mio cervello ne trae notevole beneficio. O almeno credo. E se poi c'è da scremare tra informazione corretta e bufale? Meglio: andare a rovistare fino a trovare la fonte è una soddisfazione non da poco. Sfiorai l'argomento quattro anni fa in un articolo per una bellissima ri