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Visualizzazione dei post da novembre 11, 2012

L'albero di Foghesu, le foto e la memoria sbiadita

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Cosa sarebbe la nostra memoria senza le fotografie ? Sarebbe forse più debole, perché non potrebbe avvalersi di immagini di rinforzo ? Oppure sarebbe più forte, in quanto più allenata a farne a meno? Non ho elementi per analizzare la seconda ipotesi e quindi mi fermo alla prima. Senza le immagini fotografiche alcuni dei nostri ricordi si deformano, sfumano, scompaiono. A volte un ricordo persiste esclusivamente (o quasi) perché viene rigenerato dalle fotografie. Altre volte al ricordo dell’evento si sovrappone al ricordo dalla fotografia dell’evento e l'immagine, stampata o digitale, assume un ruolo cruciale. A me è successo qualcosa di simile con questo autoscatto del 27 Ottobre 1988 (fotocamera reflex: Petri MF-101, obiettivo: 50 mm, pellicola: Kodachrome). Una foto che ha al centro una piccola catasta di legname, a destra, vicino al portone di casa c'è mio padre, Tito, e a sinistra, vicino alla finestra ci sono io. Qualche giorno fa ho ritrovato la foto in un cas

Di chi è la Luna? Riflessioni intorno a Moon (Duncan Jones, 2009)

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Oggi alla Cineteca Sarda di Cagliari insieme agli ex allievi del Master in Comunicazione della Scienza) proiettiamo MOON, film del 2009 diretto da Duncan Jones, per la rassegna "I geni e lo spazio". Tra le innumerevoli domande che ci si può porre di fronte a questa pellicola vi è sicuramente l'interrogativo legato alla proprietà della Luna e delle sostanze in essa reperibili. Il film si basa infatti sulla raccolta di Elio 3 (isotopo dell'elio estremamente raro sul nostro pianeta) per le centrali a fusione nucleare presenti sulla Terra (in un futuro imprecisato). Esistono regolamenti internazionali dedicati ai giacimenti lunari? Il film non risponde a questa domanda  Esiste il trattato Treaty on Principles Governing the Activities of States in the Exploration and Use of Outer Space, including the Moon and Other Celestial Bodies altrimenti noto con il nome abbreviato: “Outer Space Treaty”. Questo trattato discende dalla dichiarazione del 1966 dell'Assemblea G

Il Pesce Luna e le foto ritrovate.

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Ritrovare una foto vecchia di molti anni (anche se il concetto di molti è del tutto relativo) è sempre una poderosa fonte di ricordi. Quella che pubblico qui sopra fu scattata presumibilmente il giorno di Pasqua del 1974 (il 14 Aprile) o il giorno del mio compleanno (il primo Maggio). Sicuramente fu stampata nel Maggio 1974 (la scritta a bordo foto non lascia dubbi). La scattò mia mamma e ritrae me e mio fratello Marco alle prese con un Pesce Luna (Mola mola) . L'emozione che provai scorgendo quel pesce sulla spiaggia di Campus (Villasimius) la ricordo ancora. Non avevo mai visto nulla di simile e mi lasciò senza fiato. La scoperta destò grande curiosità anche tra familiari e parenti accorsi alle mie grida. Ritornati a casa consultammo l'enciclopedia e scoprimmo il nome del pesce. Il giorno dopo la parte meno grassa del corpo fu messa a cuocere ma non ricordo bene il gusto. In anni successivi al 1974 mi è capitato di leggere svariate notizie del Pesce Luna e, per un

Il paradigma della clessidra. Bruno D'Aguanno al Cagliari Festivalscienza 2012

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La clessidra (Hourglass): è la metafora scelta dal fisico Bruno D'Aguanno nel corso del suo seminario ("Entropia, materiali e tecnologie: il pensiero di Georgescu-Roegen letto da un fisico") al Cagliari FestivalScienza 2012 per rappresentare il rapporto tra l'energia e la Terra. Una metafora utilizzata dall'economista Herman Daly, allievo di Georgescu-Roegen per rappresentare il flusso energetico e il processo economico. Una clessidra ancorata saldamente al suolo, in modo da non essere capovolta: l'energia sprecata non può essere riciclata, se non spendendo più energia per realizzare il riciclo di quanta ne riceveremmo. Una clessidra che non scambia energia o materia con l’esterno, quindi un sistema isolato. La sabbia contenuta nella clessidra, è costante (Primo Principio della Termodinamica) e rappresenta la materia e l'energia complessiva. Per gravità la sabbia scorre dall'alto verso il basso, attraverso il collo della clessidra, e in quest

Colpo di stagione per un bottino di salute. Alimentazione in scena al Cagliari FestivalScienza 2012.

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La forza delle animazioni e degli spettacoli teatrali ispirati a fatti scientifici risiede nella capacità di mutare le forme lasciando inalterati i contenuti. Quello portato in scena oggi al Cagliari FestivalScienza 2012 dalla compagnia "L'Asino nel Secchio. L'altro lato della lavagna" è uno spettacolo che scherza su quel che introduciamo nel nostro stomaco. Ma tra una risata e l'altra Pietro Olla e Antonio Iavarone portano anche a riflettere sull'importanza della varietà alimentare, della stagionalità dei cibi e la loro provenienza. Questi due ladri imbranati, capitati per sbaglio in un negozio di alimentari, ingaggiano con i bambini una serie di gag divertenti fino a innescare un ottimo livello di complicità: in questo modo le buone norme nutrizionali si lasciano ingoiare senza difficoltà. Olla e Iavarone, ospiti del Cagliari FestivalScienza 2011 con lo spettacolo "PiuomenoE" , continuano a sfornare ottime idee e contribuiscono a vivacizz

La percezione falsata dei nostri consumi. Nicola Armaroli al Cagliari FestivalScienza 2012.

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Quanto pensiamo di consumare? Nicola Armaroli (direttore dell’Istituto di Sintesi organica e fotoreattività del CNR di Bologna), a Cagliari nei giorni scorsi per il FestivalScienza 2012 , ha mostrato i risultati di un'inchiesta del 2007 condotta dal servizio per l'analisi delle tendenze dell'opinione pubblica della Commissione europea ( Eurobarometro ). La discrepanza tra percezione e realtà dei consumi è evidentissima: forse - è la spiegazione fornita da Armaroli - ciò che più si vede e si sente (luci, lavatrice, lavastoviglie, frigorifero) colpisce maggiormente la nostra immaginazione. Mentre la voce più consistente dei consumi reali, il riscaldamento, passa quasi inosservato. Possibile che sia così, anche se l'analisi andrebbe meriterebbe uno studio a parte. Tuttavia va anche detto che la media dei consumi reali si riferisce a un territorio molto esteso e particolarmente eterogeneo dal punto di vista climatico come il "vecchio continente". Quindi non