Caves: storie di astronauti dell'ESA nelle grotte sarde

"Caverne frequentate 10 mila anni fa dai sardi del neolitico. Poi rifugio per animali selvatici e latitanti imprendibili. Oggi richiamo internazionale per speleologi e scienziati".
Scrivevo così 5 anni fa (Astronauti a Su Bentu. Dalle viscere della Terra allo spazio, L'Unione Sarda, 15 agosto 2008) per illustrare i corsi dell'ESA che si svolgono nella grotta carsica Su Bentu, una cavità di 15 km, in parte inesplorata, con la collaborazione del Soccorso Alpino e Speleologico e della Federazione Speleologica Sarda. La grotta sarda è stata scelta dall’Advanced Training Solutions di Pesaro, la società incaricata dall’ESA per coordinare l’addestramento degli astronauti. I corsi hanno lo scopo di simulare alcune condizioni tipiche del lavoro nella stazione spaziale internazionale (spazi ristretti, pochi rumori), di abituare gli astronauti a prendere nota di tutte le attività (anche fotografando e campionando le forme di vita incontrate in grotta) e aiutano a migliorare l'affiatamento all'interno del gruppo. Un altro elemento di valore di questo tipo di spedizione è il debriefing quotidiano, indispensabile per analizzare errori e successi, in stretta analogia con quanto accade nel volo spaziale.

Ieri popsci.com (il sito della rivista Popular Science) Big Pic: Astronauts Practice For Space In An Italian Cave ha pubblicato due splendide foto, scattate nel mese di giugno, che ritraggono gli astronauti in grotta. Popsci non dimentica che l'anno scorso gli astronauti hanno scoperto una nuova specie di crostaceo (simile al porcellino di terra o Armadillidium vulgare).
Le immagini sono tratte dal nuovo blog dell'agenzia spaziale europea dedicato alle esercitazioni in grotta: CAVES (Cooperative Adventure for Valuing and Exercising human behaviour and performance Skills).

Acanto al blog il progetto CAVES ha anche un canale flickr per le foto, youtube per i video e un profilo Twitter. Consiglio di scaricare il libretto illustrato Caves: training for space [Pdf].

Andrea Mameli blog Linguaggio Macchina 7 Agosto 2013




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