Giocando con Archimede nella villa dei fantasmi (L'Unione Sarda, 7 Ottobre 2013)


Annalisa Bugini a Tuttestorie: grandi personaggi, curiosità e scoperte
Giocando con Archimede nella villa dei fantasmi
Game Conference fra scienza e divertimento
C'è una villa in vendita, ma è infestata da fantasmi e nessuno la vuole. Servono i Gosthbuster della scienza: e dove li troviamo se non nel pubblico della Game Conference “Non aprite quella porta! Storie domestiche di scienza e di paura”. È successo ieri al Festival di letteratura per ragazzi Tuttestorie di Cagliari con la Game Conference organizzata dall'associazione Tecnoscienza.it di Bologna, la stessa che l'anno scorso portò in scena “L'incomprensibile vita del dottor Turing” di Matteo Pompili. Quest'anno Pompili era impegnato nell'animazione di un originale spettacolo interattivo (“La Scienza in Cucina, laboratorio di menù scientifici”). La Game Conference condotta da Annalisa Bugini è un pretesto divertente per affrontare temi scientifici complessi. Si gioca con prese e spine colorate per simulare gli abbinamenti tra le basi del Dna, con le tessere del domino per la reazione a catena, con un bicchiere di cristallo risonante per la glassarmonica (o armonica a bicchieri) inventata da Benjamin Franklin. Scorrono veloci le storie e le scoperte dei grandi scienziati, illustrate in maniera accattivante da Annalisa Bugini: da Rosalinde Franklin, la vera mamma del Dna, a Guglielmo Marconi, il padre del Wi Fi, da Ada Bayron, alla quale dobbiamo il Linguaggio Macchina alla base del dialogo tra umani e computer, a Galieo Galilei, esperto non solo di cannocchiali ma anche di pesi e masse.
Tuttestorie è anche questo.  
Bugini, che cos'è una Game Conference? «Non è una conferenza tradizionale, ma un dialogo in cui il pubblico entra a far parte di un gioco, determinando scelte e variazioni. Manca uno schema fisso e il pubblico decide lo svolgersi degli eventi, entro una gamma prestabilita. A Cagliari abbiamo portato una casa infestata da fantasmi e fenomeni strani in cui si ascoltano le storie vere, talvolta bizzarre, degli scienziati. C'è il fantasma di Darwin, quello di Archimede, di Galileo, di Faraday e di Madame Curie e di tutti gli altri fantasmi nascosti in punti diversi della casa».  
E il pubblico come viene coinvolto? «Il pubblico deve risolvere gli enigmi: il gioco consiste nel disinnescare i fantasmi e risolvere gli esperimenti, sempre attinenti alle storie degli scienziati. Così si scoprono in modo divertente i contenuti scientifici, insieme ai retroscena, come le antipatie e le simpatie tra di loro. Così il pubblico scopre che lo scienziato non sempre lavora in laboratorio ma spesso si porta il lavoro a casa».  
Cosa fa Tecnoscienza.it? «Siamo un'associazione di divulgazione scientifica, organizziamo spettacoli e allestiamo contenuti editoriali. Tra di noi ci sono diverse competenze e cerchiamo di osservare le cose da molteplici punti di vista. L'anno scorso per Editoriale Scienza abbiamo scritto “Esperimenti con frutta e verdura”. Pochi giorni fa è uscito “Esperimenti con zombi, vampiri e altri mostri”. Anche questi sono pretesti originali per affrontare argomenti scientifici partendo da storie avvincenti e divertenti».
 Come vi trovate al Festival Tuttestorie? «Siamo a Cagliari per la quarta volta. È uno dei nostri festival preferiti. Ci piace moltissimo l'apertura degli organizzazioni alle nostre proposte. Ma anche la frequentazione tra gli autori che in altri casi manca. Nei giorni scorsi abbiamo avuto ragazzi delle medie, tutti molto aperti al dialogo e molto interessati».

Andrea Mameli 
(articolo pubblicato nella pagina della cultura del quotidiano L'Unione Sarda il 7 Ottobre 2013)
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