Post

Visualizzazione dei post da ottobre 13, 2013

Vuoi produrti l'energia? E allora pedala!

Immagine
NYC Maker Faire Sepr. 21, 2013 - http://pedal-power.com/gallery/ Generare energia elettrica (e meccanica) con le proprie mani, anzi con i propri piedi: è il desiderio che molti di noi nutrono. L'idea di produrre energia autonomamente, fruttando i muscoli e il metabolismo affascina non poco, anche se non è ragionevole pretendere di soddisfare tutti i consumi (e non solo elettrici). Il lato positivo è che questo tipo di attività (che poi è, come sempre, una trasformazione) alla produzione sostenibile abbina anche una sana sollecitazione muscolare. Negli ultimi tre anni ho visto alcune realizzazioni artigianali. Tra queste mi ha sempre impressionato per il livello di efficienza e di costanza l'esperienza di David Butcher il quale alimenta tutti i suoi consumi con le sue pedalate. Più recentemente sono comparse diverse proposte commerciali, alcune delle quali particolarmente curate. Ieri ho scoperto Pedal Power , una startup con sede a Willsboro (stato di New York) ch

Educazione e Fantascienza, avvicinamenti asintotici. A Cagliari il 2 Novembre.

Immagine
Cos'è l'educazione se non la creazione di futuri? E cos'è la fantascienza se non la rappresentazione di questi (o altri) futuri? In questo avvicinamento asintotico c'è tutto lo sforzo dei Daniele Barbieri e Raffaele Mantegazza , autori del saggio Quando c’era il futuro. Tracce pedagogiche nella fantascienza. Il libro, edito da Franco Angeli (16 Euro), sarà presentato a Pirri (Cagliari) il 2 Novembre (La Vetreria, alle 18 per la rassegna Libri in Scena organizzato dalla compagnia Cada Die Teatro). Per l'occasione Federico De Virgiliis intervisterà Daniele Barbieri . Il libro è diviso in due parti: «Narrare futuri: i temi della fantascienza» di Barbieri, «Generare futuri; tracce pedagogiche» di Mantegazza. Indice: 1 – Sul concetto di umanità 2 – Mondi sottosopra: la fantascienza, la politica e i poteri 3 – La violenza è per sempre? Russell, Dick e Ursula Le Guin dicono di no 4 – Breve viaggio fra gli alieni 5 – E se la fine del mondo fosse anche u

Ciao FunkyProf. La lezione sarda di Zamperini (17 Ottobre 2013)

Immagine
Lo chiamavamo Funky Professor perché insieme alla conoscenza trasmetteva allegria. E Marco Zamperini, scomparso pochi giorni fa, una dimostrazione di questo talento la diede anche a Cagliari. Il 12 Luglio, invitato da Sardegna Ricerche a intervenire sul tema Social Media Marketing, tenne un'applauditissima lezione al primo salone dell'innovazione in Sardegna, Sinnova 2013. «Imparate facendo – disse in quell'occasione – e non nascondetevi dietro l'alibi del non avere tempo, è un alibi intollerabile: comprendete che l'uso dei social media, immegetevi nei social media. Per comprenderli l'unica maniera è utilizzarli. Ma non diventate dei tecnoidioti: ricordatevi che gli analfabeti del futuro non sono quelli che non sanno leggere e scrivere ma quelli che non hanno la capacità di imparare studiando continuamente, di cancellare tutto e iniziare a imparare di nuovo». Zamperini era innamorato del suo lavoro e sapeva esprimere a parole concetti ampiamente condivisi da

Quando in classe gli scolari erano più di 40

Immagine
Tra meno di un mese sarà passato un anno da quando il cuore di Babbo ha smesso di battere. E mi accorgo che oggi riaffiorano solo ricordi felici. Curiosamente oggi ho ricevuto una foto riferita a qualcosa che non ho vissuto: ritrae Babbo con una classe di 41 scolaretti. Non so di che anno è quella foto (ma immagino di un periodo compreso tra il 1950 e il 1960). Non so in che scuola è stata scattata. So solo che una classe di 41 scolaretti  (sempre che il giorno della foto non mancasse qualcuno) fa spavento. E allora riaffiorano altri ricordi: Babbo mi raccontò di aver frequentato un corso di costruzione di giocattoli, in Svizzera. Quando? Dove? Chissà se riuscirò mai a scoprirlo... So solo che con lui c'era il maestro Salis di Santulussurgiu. Andrea Mameli Blog Linguaggio Macchina Perdasdefogu ricorda Tito Mameli. L'importanza dei Maestri Elementari (Linguaggio Macchina, 24 dicembre 2012)   Tito Mameli, Maestro (Education 2.0, 5 Aprile 2013) A sinistra:

Il fascino dei Ponti. Parco Molentargius (Cagliari)

Immagine
L'area umida del golfo di Cagliari dedicata all'estrazione del sale marino a uno sguardo superficiale può apparire un luogo dimenticato, triste e maleodorante. Ma se si gira a piedi e si osserva tutto con calma, le sorprese possono essere notevoli. Mi è già capitato e ho dedicato due post alle strutture che ho avuto la fortuna di visitare: Due incisioni del 1943 nel Caposaldo VII: opera di un soldato di Trieste di servizio a Cagliari? (6 maggio 2012) e Molentargius un anno dopo. Osservazioni e scoperte (grazie a Monumenti Aperti) . Oggi mi sono invece dedicato a una (pur breve) osservazione dei ponti, strutture indispensabili in un'area costituita per il 90% d'acqua. Come sempre il ferro arrugginito cattura la mia attenzione. Ma ci sarebbe bisogno di una guida preparata per farsi spiegare a cosa servivano, quando furono costruiti e con quali tecnologie. Altrove, in Europa, ho visto reperti di archeologia industriale molto più modesti di questi, enormemente valoriz