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Visualizzazione dei post da febbraio 26, 2017

Il cervello degli chef. Uno studio del CNR IBFM di Catanzaro pubblicato su Plos One

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Uno studio dell’Istituto di bioimmagini e fisiologia molecolare del Consiglio nazionale delle ricerche (Ibfm-Cnr) di Catanzaro pubblicato sulla rivista Plos One svela il cervello degli chef: Increased cerebellar gray matter volume in head chefs . I ricercatori si sono chiesti se il lavoro di direzione di cucina possa indurre un iper-sviluppo cerebrale e rendere più abili e veloci: le attività che richiedono un continuo aggiornamento e perfezionamento delle capacità acquisite nel tempo sono infatti di fondamentale interesse scientifico. «Le neuroscienze - spiega Antonio Cerasa, il ricercatore Ibfm-Cnr che ha ideato e coordinato lo studio - si sono sempre occupate di musicisti, scacchisti, taxisti e sportivi, dimostrando che l’allenamento finalizzato al miglioramento delle proprie prestazioni produce fenomeni di plasticità neurale rilevabili con le tecniche di risonanza magnetica. Nessuno, però, aveva mai studiato gli chef, una categoria di lavoratori impegnati per lunghi periodi di

C'è scienza da comunicare al Liceo Asproni di Iglesias (e c'è la splendida cattedra del professor Lumini)

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Impari a fare una cosa e finisce che a furia di farla non pensi che altri potrebbero trovare utile sapere come fai. Così se qualcuno ti chiede di raccontarlo ti sorprendi. Poi capisci che il tuo contributo può avere un senso. Mi è successo oggi al Liceo Scientifico "Giorgio Asproni" di Iglesias dove ho raccontato come scrivo le recensioni di libri. L'invito mi è arrivato da Elisabetta Carta, insegnante di lettere e coordinatrice del Premio Asimov per l'editoria scientifica divulgativa per quella scuola. Ho accettato volentieri e sono molto contento di averlo fatto perché, come sempre in questi, casi ho imparato qualcosa di nuovo. Nel mio seminario, intitolato Tra bufale e certezze, Scienza da comunicare , ho fornito ai presenti (studentesse e studenti del triennio), qualche consiglio su come scrivere una recensione di uno dei libri indicati dal Premio. Ho parlato anche di social e di bufale, di ecochamber e di filterbubble, di invenzioni e di scienza, del Manifes

Il ritratto genetico della Sardegna Mesolitica. The genetic make-up of Mesolithic Sardinia

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Il ritratto genetico della Sardegna Mesolitica Uno studio condotto sul DNA mitocondriale conferma che la struttura genetica della Sardegna attuale è riconducibile a una massiccia migrazione avvenuta nel corso delle prime fasi del Neolitico . Lo studio, pubblicato sulla rivista Scientific Reports ( Complete mitochondrial sequences from Mesolithic Sardinia ; authors: Alessandra Modi, Francesca Tassi, Roberta Rosa Susca, Stefania Vai, Ermanno Rizzi, Gianluca De Bellis, Carlo Lugliè, Gloria Gonzalez Fortes, Martina Lari, Guido Barbujani, David Caramelli e Silvia Ghirotto ) è stato coordinato da David Caramelli dell’Università di Firenze, da Silvia Ghirotto , del gruppo di ricerca di Guido Barbujani dell’Università di Ferrara, con la collaborazione di Carlo Lugliè , dell’Università di Cagliari, e ha sfruttato la caratterizzazione del DNA mitocondriale recuperato da due reperti umani datati circa 10.000 anni fa e provenienti dal sito archeologico di Su Carroppu a Sirri (Carbonia-Igle